E’ morto Emilio Fede: una vita tra giornalismo, politica e polemiche

redazione

E’ morto Emilio Fede: una vita tra giornalismo, politica e polemiche

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martedì 02 Settembre 2025 - 19:19

E’ morto il giornalista Emilio Fede. All’età di 94 anni, l’ex direttore del Tg4 si è spento presso l’Rsa San Felice di Segrate, dove si trovava da tempo.

Di origini siciliane (è nato il 24 giugno 1931 a Barcellona Pozzo di Gotto), si trasferì a Roma con la famiglia dopo la Seconda Guerra Mondiale. Al suo attivo una lunga militanza in Rai: negli anni in cui ricoprì il ruolo di inviato dal continente africano, finì sotto accusa da parte dei vertici di viale Mazzini per le sue note spese un po’ troppo onerose. Fu anche direttore del Tg1 dall’81 all’83 e condusse in quel periodo la trasmissione “Test”, prima di ricevere il benservito dalla Rai a causa della sua passione smodata per il gioco d’azzardo. A quel punto decise di passare alle tv private: prima Rete A, poi Mediaset, dove diresse Studio Aperto e il Tg4 (fino al 2012). Dagli schermi del “Biscione” decise di dismettere i panni del giornalista imparziale per sposare una narrazione giornalistica smaccatamente favorevole al suo editore, Silvio Berlusconi, che nel ’94 aveva fondato Forza Italia, decidendo di scendere in prima persona nell’agone politico e scagliandosi spesso con veemenza contro gli avversari politici di Berlusconi o contro la magistratura che lo indagava. Proprio per questo, in più di un’occasione fu sanzionato dall’Autorità Garante per le Comunicazioni.

Negli ultimi anni, anche Emilio Fede fu coinvolto in diverse vicende giudiziarie. In particolare, è stato condannato nel processo Ruby bis a 4 anni e 7 mesi per favoreggiamento della prostituzione. Nel tempo è venuto meno anche il rapporto di amicizia con Berlusconi, alla luce delle accuse di ricatto verso i vertici Mediaset che furono formulate nei confronti del giornalista siciliano: in quel caso, dopo una condanna in primo grado, Fede fu assolto in appello.

Sul fronte politico, si candidò per due volte alle elezioni europee con il Psdi (nel 1979 e nel 1984) mancando l’approdo a Bruxelles. Più recentemente ha ritentato la strada politica con i movimenti Vogliamo solo vivere, Le Ali della Libertà e Uniti si vince, ma senza alcun risultato apprezzabile.

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