Sulla vicenda del servizio Asacom nelle scuole lilibetane, oggetto di una recente sentenza che ha condannato l’ente comunale, interviene Nicolò Amedeo Pinna, responsabile del movimento Indipendenza a Marsala.
“La sentenza che condanna il Comune di Marsala per atto discriminatorio nei confronti degli alunni con disabilità è una pagina nera per la nostra città. Questa non è solo una condanna giuridica, è la prova schiacciante del fallimento politico e morale di chi amministra Marsala. Negare diritti fondamentali ai più deboli, abbandonare famiglie già provate alle difficoltà quotidiane, costringerle a rivolgersi ai tribunali per ottenere ciò che spetta loro di diritto: questa è la misura della vergogna che oggi si abbatte sull’amministrazione comunale. Come responsabile del Movimento guidato da Gianni Alemanno a Marsala, denuncio con forza questa gestione insensibile e burocratica, che calpesta la dignità dei bambini e delle famiglie. La scuola deve essere inclusione, non esclusione. Deve essere accoglienza, non discriminazione. Chi governa Marsala deve assumersi le proprie responsabilità davanti ai cittadini: non ci sono più alibi né scuse. Questa condanna pesa come una sentenza politica, e noi non permetteremo che venga dimenticata o insabbiata. Il nostro Movimento sarà in prima linea, al fianco delle famiglie e degli studenti, per garantire che il diritto all’assistenza specialistica (ASACOM) non sia più oggetto di umiliazioni o di ricorsi legali. Pretendiamo rispetto, dignità e giustizia per tutti i nostri ragazzi. Marsala non merita amministratori che si macchiano di discriminazione. Marsala merita una politica che difenda i più fragili, non che li abbandoni”.