La Trapani Shark S.r.l., società sportiva di primaria importanza per il territorio trapanese, ha ufficialmente comunicato che non parteciperà al tavolo tecnico convocato dal Comune di Trapani per il 19 agosto. In una nota, la società ha ribadito con fermezza che la convenzione attualmente in vigore è «pienamente valida e non necessita di modifiche», segnalando una netta distanza dalle iniziative amministrative promosse dall’Amministrazione comunale.La comunicazione della Trapani Shark è accompagnata da una forte critica nei confronti dell’Amministrazione. La società accusa il Comune di aver adottato condotte che definisce «lesive dei principi di correttezza istituzionale e trasparenza», comportamenti che avrebbero già causato «danni economici e pregiudizi reputazionali» al club. Questo passaggio evidenzia la tensione tra le parti, la quale sembra non limitarsi a meri aspetti tecnici o burocratici ma coinvolge anche un piano più ampio di rapporti istituzionali e fiducia reciproca.Dal canto suo, la società sottolinea di essere «un’eccellenza del territorio» e manifesta la necessità di operare in un clima di «serenità istituzionale», elemento ritenuto indispensabile per il corretto svolgimento delle attività sportive e gestionali. In questo senso, Trapani Shark conferma comunque la propria disponibilità a partecipare all’incontro previsto per il 21 agosto in Prefettura, convocato dal Prefetto, nel tentativo di mantenere un dialogo istituzionale, sebbene con riserve verso il confronto organizzato dal Comune.La presa di posizione della squadra sportiva ha inevitabilmente scatenato reazioni politiche e istituzionali, in particolare da parte del Partito Democratico di Trapani che è intervenuto con un comunicato piuttosto deciso. Il PD ha espresso «rammarico» per i toni usati dalla società e per quella che definisce una «mistificazione di alcuni fatti», resistendo a ogni accusa e ribadendo la piena disponibilità e volontà dell’Amministrazione di garantire la disputa della stagione sportiva 2025/2026 nella città di Trapani.Nel dettaglio, la nota del PD precisa che la posizione del sindaco Tranchida è stata chiara: si potrà giocare regolarmente la prossima stagione a Trapani, ma entro il 31 ottobre 2025 dovranno essere definiti i rapporti tra le parti. Il sindaco, infatti, non ha già individuato soluzioni definitive, preferendo affidarsi a un percorso tecnico-giuridico nelle mani di esperti e uffici comunali, i quali dovranno fornire pareri autorevoli e garantire la legittimità degli atti amministrativi. Insomma, si tratterebbe di una gestione prudente e rispettosa dell’interesse pubblico, che consentirebbe alla società di programmare l’attività sportiva e finanziaria nella massima regolarità.Il PD invita quindi a un «dialogo serio e trasparente», spronando a «avere fiducia negli uffici comunali, che non sono di parte», e nei professionisti incaricati di tutelare sia l’interesse collettivo sia la legittimità delle azioni intraprese. Il riferimento è chiaro: la questione non riguarda soltanto la squadra ma la credibilità stessa della città di Trapani, in un contesto in cui la politica locale deve impegnarsi concretamente per la comunità, evitando ulteriori frammentazioni e confusioni.Infatti, il Partito Democratico mette le mani avanti su un punto cruciale, chiedendo di separare nettamente la gestione sportiva dagli scenari elettorali imminenti. Viene così condannato ogni tentativo di strumentalizzazione politica della vicenda, con un richiamo esplicito al presidente della Trapani Shark, Antonini, affinché si limiti a parlare da rappresentante legale della società e non da attore politico in cerca di visibilità o sponsorizzazione personale. L’invito è a privilegiare un confronto esclusivamente istituzionale, per non trasformare un tema sportivo in un «palcoscenico politico» dove fare propaganda.In sintesi, lo scenario che si delinea è quello di una tensione ancora aperta tra la società Trapani Shark e il Comune, con un clima di sospetto e diffidenza che si scontra con la necessità di collaborazione e trasparenza. La Trapani Shark si presenta come un soggetto che pretende rispetto e condizioni operative serene, mentre l’Amministrazione ribadisce la correttezza formale e l’interesse pubblico dietro ogni iniziativa. Il confronto davanti al Prefetto il 21 agosto appare quindi cruciale per cercare una mediazione e riportare il dialogo su binari istituzionali più costruttivi.Nel frattempo, il dibattito politico su questo tema promette di essere acceso, con le parti chiamate a evitare strumentalizzazioni e a mettere al centro lo sviluppo sportivo della città, la tutela della società e il rispetto dei principi di buona amministrazione. Anche i tifosi e i cittadini di Trapani attendono con interesse sviluppi che possano finalmente garantire stabilità e progresso per una realtà sportiva considerata uno dei fiori all’occhiello del territorio e simbolo di identità cittadina.
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