La Giunta del Comune di Trapani e tutti i consiglieri comunali di maggioranza hanno firmato un documento congiunto per riaffermare il proprio sostegno al sindaco Giacomo Tranchida e al programma elettorale sottoscritto con i cittadini. La presa di posizione arriva in risposta ai duri attacchi da parte dell’opposizione e del Presidente granata Valerio Antonini. Il documento è firmato da: gli assessori della Giunta Comunale di Trapani Vincenzo Abbruscato, Emanuele Barbara, Rosalia D’Alì, Vincenzo Guaiana, Giuseppe La Porta, Giuseppe Pellegrino, Giuseppe Virzì, Andrea Vassallo; i consiglieri comunali Alberto Mazzeo (Presidente del Consiglio comunale), Andrea Genco (Vice Presidente), Daniela Barbara, Salvatore Braschi, Francesco Briale, Baldassare Cammareri, Giovanni Carpinteri, Angela Grignano, Claudia La Barbera, Giovanni Parisi, Giulia Passalacqua, Marzia Patti, Giuseppe Peralta, Giusy Ilenia Poma:
“Siamo uomini e donne con estrazioni culturali e politiche diverse, animati dal desiderio di lavorare per il bene comune, con spirito di servizio e attenzione concreta ai bisogni reali della città. È un progetto che nasce e cresce dal territorio, dal dialogo con la società attiva e dalle energie migliori della nostra comunità. Sin dall’inizio del nostro primo mandato abbiamo operato con determinazione per attuare le iniziative previste dal programma di governo, ottenendo risultati già tangibili. Abbiamo lavorato in modo trasparente e collettivo per migliorare la qualità della vita dei cittadini, valorizzando il territorio e potenziando i servizi essenziali.
A partire dalle scuole con interventi di modernizzazione, anche per le palestre scolastiche, volti a rendere le stesse sicure e confortevoli per gli alunni ed il personale; aumentando il tempo pieno per assicurare maggiori servizi, compreso l’estensione della mensa in ogni scuola, alle famiglie; abbiamo posto attenzione ai quartieri, con l‘avvio dei lavori nel quartiere Cappuccinelli inserito a pieno titolo nel progetto di riqualificazione, anche in chiave turistica del litorale nord, grazie al parco urbano di Punta Tipa ed alla nuova soffolta, che difenderà la città dall’erosione della costa e ci consegnerà una spiaggia ancora più bella; stiamo completando i lavori sulle mura di tramontana, con l’obiettivo di rilanciare anche gli investimenti privati, allo scopo di rigenerare una delle zone più iconiche della nostra città; abbiamo recuperato impianti sportivi, con la riapertura di palestre importanti e abbandonate da anni e la creazione di infrastrutture che renderanno Trapani eccellenza per alcune pratiche sportive. Non abbiamo tralasciato né i quartieri né le frazioni, e grande attenzione abbiamo dedicato alle fasce più deboli. Sul fronte delle politiche sociali, come capofila del Distretto 50, il Comune di Trapani ha ottenuto diversi finanziamenti milionari, intervenendo anche sui piani personalizzati di vita per ragazzi con disabilità, con una particolare attenzione al progetto del “Dopo di Noi”.
Abbiamo lavorato sulle infrastrutture operando sui sistemi idrico, fognario, elettrico e di illuminazione, per migliorare la resilienza urbana e prevenire criticità. Abbiamo avviato e sostenuto importanti collaborazioni istituzionali strategiche per il rilancio infrastrutturale del territorio: con RFI per il ripristino della linea ferroviaria Alcamo–Trapani via Milo, per l’elettrificazione della tratta Piraineto–Alcamo–Trapani e per la realizzazione della nuova fermata ferroviaria “Vincenzo Florio” presso l’aeroporto di Trapani Birgi. L’opera permetterà di collegare i due aeroporti della Sicilia occidentale con un sistema ferroviario efficiente, integrato e con tempi di percorrenza inferiori a un’ora. Con l’Autorità di Sistema Portuale della Sicilia Occidentale per il potenziamento del porto commerciale (escavazione fondali, sviluppo del molo Ronciglio, e nuova viabilità di collegamento con la zona industriale e l’autostrada grazie alla ZES Unica), strategica per lo sviluppo logistico ed economico dell’intero territorio.
In ambito urbanistico, come Consiglio comunale abbiamo anche approvato lo studio di dettaglio del centro storico aprendo la possibilità di interventi di recupero, demolizione e ricostruzione su aree di sedime con incentivi sugli oneri per i prossimi cinque anni. Sono inoltre in fase avanzata sia il PUDM sia il nuovo PUG. In questi anni abbiamo intercettato e conquistato diverse centinaia di milioni di euro di finanziamenti attraverso la partecipazione a bandi regionali, nazionali ed europei, a dimostrazione della capacità progettuale e amministrativa della nostra coalizione. Trapani arrancava e faceva passi indietro rispetto alle altre città del mediterraneo, per questo, fin dall’inizio abbiamo deciso di dare priorità ai grandi progetti strutturali: quelli che richiedono visione, coraggio e tempi lunghi di realizzazione. Non potevamo perdere altro tempo. L’abbiamo fatto perché consapevoli della responsabilità e dell’orgoglio di rappresentare una città capoluogo, una comunità dalla storia secolare, che merita attenzione, rispetto e una prospettiva di crescita solida e duratura. Siamo consapevoli che nel portare avanti questo percorso ci siamo confrontati – e ci confrontiamo quotidianamente – con difficoltà amministrative e ostacoli burocratici, spesso complessi, che rallentano anche le migliori intenzioni.
È possibile che, nel gestire queste sfide, abbiamo dedicato meno energie ad alcuni aspetti dell’ordinaria amministrazione – anche a causa dei ritardi finanziari correlati allo scorporo del nuovo comune di Misiliscemi e alla tragica epidemia Covid 19 – se ciò è stato percepito dai cittadini ce ne scusiamo con sincerità e ci impegniamo a dare maggiore attenzione al rilancio delle attività di gestione ordinaria. Non disconosciamo, infatti, che eventuali errori di valutazione o qualche “obbligata” omissione possano esserci stati, ma una cosa è certa: non ci siamo mai fermati, non ci fermeremo e siamo aperti ad un confronto migliorativo con i cittadini. Le difficoltà né ci scoraggiano né ci fanno arretrare: al contrario, accrescono il nostro senso di responsabilità e la nostra determinazione a migliorare, a completare tutte le opere e i progetti previsti, a continuare con fiducia il cammino intrapreso, rafforzando ulteriormente il nostro progetto, allargando la base sociale, aprendoci maggiormente all’ascolto e coinvolgendo tutti coloro che si riconoscono nei valori sani, civici e democratici che ci guidano. Con senso del dovere e responsabilità, andremo avanti uniti e coesi fino al naturale termine del nostro mandato e guardando anche oltre, siamo determinati a garantire a Trapani un futuro sereno, un futuro di stabilità, e di sana e limpida amministrazione”.
La risposta dell’opposizione: “Una manovra di sopravvivenza politica”
Secco il commento delle opposizioni, che non ci stanno a rimanere in silenzio di fronte a quello che definiscono “un documento di debolezza, non di forza”. “È la fotografia nitida di un’amministrazione che, stretto attorno al Sindaco, tenta di mostrare compattezza mentre le crepe si fanno ogni giorno più evidenti. Da settimane, e ormai mesi, il Consiglio comunale si riunisce a singhiozzo: numeri ballerini, aule deserte, sedute rinviate per mancanza del numero legale. Una condizione diventata sistematica, non più eccezionale“. L’opposizione accusa la maggioranza di voler mascherare le difficoltà con un lungo elenco di azioni che – a loro dire – omettono volutamente le criticità più gravi: “Si parla di unità e spirito di servizio, ma non si menzionano le tensioni tra assessori, né i consiglieri che, pur firmando, da mesi si tengono a distanza, criticano in privato, votano contro in Commissione o disertano le sedute chiave”. “Si celebrano cantieri e finanziamenti, ma molte opere sono ferme, in ritardo, o bloccate dalla burocrazia. Le risorse ottenute derivano da bandi standard, non da una visione strategica. Il centro storico si svuota, le periferie restano marginalizzate, e le frazioni vengono ricordate solo nei comunicati ufficiali”.
Secondo l’opposizione in Aula: “… si parla di aver fatto ripartire Trapani” ma la vita quotidiana dei cittadini racconta un’altra storia: uffici pubblici al collasso, servizi carenti, problemi continui nella gestione dell’ordinario. Nel documento non si trova traccia delle difficoltà nelle scuole, nei trasporti, nella pulizia urbana. Nessun riferimento alle emergenze ambientali, alle criticità nella gestione delle partecipate, né al clima teso che si respira dentro l’Ente. Chi legge con attenzione capisce che non si tratta di una dichiarazione di intenti, ma di una vera e propria dichiarazione di emergenza politica, nata per provare a tenere insieme i pezzi di una maggioranza stanca e divisa. Non è visione, è sopravvivenza. Non è un progetto per la città, ma una manovra difensiva per evitare il collasso politico. È legittimo che la maggioranza voglia rivendicare quanto fatto, ma è altrettanto doveroso riconoscere che Trapani oggi non ha bisogno di autocelebrazioni. Ha bisogno di verità, di serietà e di un’amministrazione capace di governare, non solo di comunicare. E, infine, possiamo affermare con certezza, dopo aver parlato direttamente con alcuni firmatari del documento, che quelle firme non sono affatto incise con inchiostro indelebile. C’è chi è già pronto ad abbandonare il percorso. E la città se ne sta accorgendo”.