Dura presa di posizione dell’opposizione in Consiglio comunale a Trapani, che durante l’ultima seduta ha evidenziato con forza la crisi della maggioranza guidata dal sindaco Giacomo Tranchida. Dopo una puntuale e dettagliata replica alla relazione del primo cittadino sugli ultimi due anni di amministrazione, i consiglieri di opposizione hanno denunciato la mancanza di coesione e di credibilità all’interno della compagine di governo. “Abbiamo smontato, punto per punto e con dati alla mano, le affermazioni contenute nella relazione del sindaco – ha dichiarato l’opposizione -. Ma al momento della sua controreplica, in aula erano rimasti solo un paio di assessori e tre consiglieri di maggioranza. Il resto era letteralmente evaporato”.
A rendere ancora più evidente la frattura interna alla maggioranza è stato un gesto politico ben preciso: la richiesta formale, da parte dell’opposizione, di verifica del numero legale. “Abbiamo voluto dimostrare, dentro e fuori dall’aula, che questa maggioranza non esiste più, né nei numeri né nella coesione. E, ormai, neppure nella dignità istituzionale”, hanno sottolineato i consiglieri. A intervenire è stato anche Maurizio Miceli, esponente di spicco dell’opposizione: “La scena in aula era plastica: una maggioranza assente, in frantumi, incapace persino di garantire la presenza minima necessaria per far proseguire i lavori. È il segno evidente di un’amministrazione allo sbando, in crisi non solo numerica ma politica e morale”. Miceli ha aggiunto: “Trapani non merita questo silenzio e questa assenza. La città ha bisogno di una guida seria, che rispetti le istituzioni, i cittadini e la verità dei fatti“. L’opposizione ha infine ribadito il proprio impegno a vigilare, denunciare il vuoto amministrativo e riportare l’attenzione sui veri problemi della città: i contenuti, le proposte concrete e la trasparenza.