Oltre la semplice inclusione, perseguendo una trasformazione sociale e culturale e opportunità di inserimento lavorativo. A pochi mesi dalla sua nascita, “Borgo Blu” ha già raggiunto uno dei suoi obiettivi più importante, coinvolgendo diversi ragazzi autistici in un’esperienza lavorativa presso il locale “Il Brillo Parlante” sul lungomare di Mazara del Vallo. Un’attività che i ragazzi svolgono con il sorriso e con tanta voglia di fare, dimostrando accoglienza, professionalità e un ottimo servizio, sia ai tavoli sia nella preparazione dei cocktail. Una tappa importante per l’autonomia di questi ragazzi, che sottolinea una volta di più come con il giusto supporto possa essere superato. “I nostri ragazzi hanno iniziato un percorso di inserimento lavorativo al Brillo Parlante. Abbiamo iniziato con una sera a settimana e presto diventeranno due sere a settimana. I ragazzi stanno affrontando questa avventura in maniera meravigliosa: ci sono ragazzi che lavorano al bar, altri che lavorano in cucina e altri in sala, al servizio. La cosa che voglio sottolineare è come loro si siano cimentati nonostante la pochissima preparazione. Hanno avuto un inserimento di livello e sono felice: iniziano alle 17 circa e finiscono all’una di notte con una serenità e un’atmosfera meravigliosa”.



“Perchè le cose si possono fare se si vogliono”
Un’iniziativa lodevole che vede coinvolti diversi ragazzi del progetto e che per Pietro vuol dire una sola cosa: “È la dimostrazione che le cose si possono fare, che le idee possono riuscire. L’inserimento lavorativo è un esempio concreto. Borgo Blu non farà altro che creare opportunità del genere per fare vedere le risorse di questi ragazzi”. E proprio a proposito di opportunità, qualche giorno fa è stato siglato un protocollo d’intesa tra “Borgo Blu” e l’associazione “Non Solo Arte” con l’intento di coinvolgere i ragazzi in attività e laboratori teatrali: “Questo – prosegue Pietro Titone – è un altro tassello in cui credevo. Ho sempre avuto intenzione di fare qualcosa a livello teatrale. Noi non ci fermiamo davanti a nessun ostacolo, questa è un’altra avventura in cui vogliamo cimentarci. Ci saranno delle rassegne teatrali, ci sono delle idee a tal proposito. Io accetto sempre le sfide, anche se per me non è una sfida ma la quotidianità. Sono convinto che faremo qualcosa di bello insieme. Faremo vedere le abilità dei nostri ragazzi a livello teatrale”.
Lo scopo dell’iniziativa
Per l’associazione “Non Solo Arte” erano presenti il presidente Pino Giacalone e i soci Rosaria Calandrino e Paolo Barranca, con quest’ultimo che ha spiegato l’iniziativa: “Siamo partiti da questa esperienza straordinaria che sta portando avanti Titone, una delle realtà più belle che si stanno concretizzando nella nostra città. Come associazione abbiamo pensato che anche il teatro potesse rappresentare uno strumento per far conoscere le potenzialità di questi ragazzi. La nostra associazione, nata da poco, è nata con questo spirito ed è per questo che abbiamo pensato a Borgo Blu. Non Solo Arte non vuole essere solo teatro, arte, cultura o tradizioni popolari, ma vuole anche essere solidarietà, inclusività e progettualità”. Una cooperazione che avrà dunque uno scopo ben preciso: “Con la firma del protocollo di intesa sarà avviata un’esperienza che speriamo di ripetere anche negli anni. Speriamo sia un’esperienza proficua per i ragazzi, ma rappresenterà una risorsa anche per l’associazione perché ci consentirà di aprirci alla società anche da questo punto di vista”. È però importante sottolineare come, nonostante la politica fosse presente in massa al taglio del nastro di “Borgo Blu”, oggi si avverta una preoccupante distanza tra le parole spese allora e i fatti concreti. Come ci ha confidato Piero Titone, “Borgo Blu” al momento continua a camminare esclusivamente grazie alla passione degli operatori e alla determinazione dei giovani coinvolti, ma manca ancora quel sostegno istituzionale costante e tangibile, che potrebbe davvero fare la differenza. Insomma, servono meno applausi di circostanza e più sostegno concreto. Senza un impegno concreto e duraturo da parte delle autorità, il rischio è che iniziative preziose come questa restino isolate e non trovino lo spazio per crescere e diventare un vero punto di riferimento per l’inclusione nel nostro territorio. E magari anche oltre…