Paceco, offese a Ciminnisi: “Ricciardi non mi zittisce” e Fratelli d’Italia prende le distanze dal consigliere

redazione

Paceco, offese a Ciminnisi: “Ricciardi non mi zittisce” e Fratelli d’Italia prende le distanze dal consigliere

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martedì 22 Luglio 2025 - 11:43

Le dichiarazioni offensive e sessiste del consigliere Salvatore Ricciardi, compiute durante una seduta di Consiglio comunale a Paceco – e per il quale è stato fatto allontanare dalla Presidente dell’Assise Civica tramite i Vigili urbani – sta scuotendo l’opinione pubblica e politica trapanese. A parlare è la diretta interessata delle esclamazioni sulla sua fisicità e sul rapporto col sindaco Aldo Grammatico, Cristina Ciminnisi che si difende a dovere: “Il consigliere Ricciardi di Fratelli d’Italia ha pensato bene di insultarmi pubblicamente, alludendo alla mia vicinanza al sindaco Aldo Grammatico, al mio rossetto rosso e al mio modo di camminare. Sessismo da bar? Purtroppo no. Sessismo istituzionale. E sinceramente da Fratelli d’Italia non mi sorprende. Lo stile è sempre lo stesso: quando una donna è libera, fiera e non si lascia intimidire, e occupa un posto pari a un uomo deve essere ridicolizzata e offesa. Ma non mi zittite con la vostra misoginia. Anzi: la denuncio. La espongo. La combatto. La urlo! Se per voi una donna in politica deve essere grigia, muta e invisibile, allora preparatevi a perdere sonno. Io sono tutto il contrario. E non mi piego davanti a chi confonde il consiglio comunale con uno spogliatoio degli anni ’50”.

Ma ad intervenire è anche il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Maurizio Miceli che specifica come il consigliere pacecoto non sia iscritto al partito: “In merito a quanto avvenuto nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Paceco, apprendiamo con rammarico le affermazioni rivolte all’onorevole Ciminnisi da parte del consigliere Ricciardi. È doveroso innanzitutto chiarire che il consigliere Ricciardi non è iscritto a Fratelli d’Italia e non risulta ricoprire alcun incarico all’interno del partito né a livello locale né provinciale. Non intendiamo sottrarci al dovere di una riflessione politica e culturale più ampia. Le parole rivolte a una donna che riveste un ruolo pubblico non possono e non devono mai scadere nel pregiudizio, nell’allusione o nello sberleffo. Non lo permettiamo agli altri e non lo permetteremmo mai a noi stessi. Esprimiamo dunque solidarietà all’onorevole Ciminnisi, convinti che la battaglia contro ogni forma di sessismo, soprattutto nelle istituzioni, vada combattuta senza ambiguità. Proprio Fratelli d’Italia ha dimostrato nei fatti di non temere la parità di genere e di non aver bisogno di proclamarla: la nostra leader è una donna, prima Presidente del Consiglio dei Ministri nella storia della Repubblica, che subisce quotidianamente attacchi anche violenti, non solo politici, ma spesso personali e pretestuosi. Chi ci accusa di sessismo dovrebbe forse interrogarsi su chi, davvero, è ancora prigioniero di certi pregiudizi. Noi stiamo da un’altra parte. Dove il rispetto per le persone, uomini e donne, viene prima di ogni cosa”.

Il Gruppo Territoriale del Movimento 5 Stelle di Trapani e Paceco esprime piena solidarietà al sindaco di Paceco, Aldo Grammatico, e all’onorevole Cristina Ciminnisi, destinatari di un attacco verbale inaccettabile durante l’ultima seduta del Consiglio comunale da parte del consigliere Salvatore Ricciardi. Ricciardi ha pronunciato frasi gravi e intollerabili rivolte al sindaco Grammatico e all’on. Ciminnisi, definendoli “buoni solo per fare passerella” e riferendosi all’on. Ciminnisi con disprezzo come “quella con il rossetto rosso sgargiante e cchi s’annaca”. Un attacco volgare, sessista, che squalifica prima di tutto chi lo pronuncia. Non è la prima volta che Ricciardi oltrepassa ogni limite di decoro. Il suo stile aggressivo e fuori controllo è diventato un’abitudine tossica all’interno del dibattito pubblico locale. Ma stavolta Ricciardi si è superato, usando espressioni che puntano a spogliare di dignità e a ridicolizzare una rappresentante delle istituzioni, con un sottotesto misogino e sessista che riteniamo inaccettabile, nel meschino tentativo di sminuirne il valore. Un atto indegno di chi in Consiglio Comunale rappresenta il voto di uomini e donne.

Il Movimento 5 Stelle condanna con fermezza ogni forma di sessismo, volgarità e violenza verbale in politica. Chi siede in Consiglio comunale ha il dovere di onorare il proprio ruolo, non di trasformarlo in uno sfogo personale o in un’arena da taverna. Le istituzioni meritano rispetto. I cittadini meritano rispetto. E soprattutto, le donne che fanno politica con competenza e passione come l’on. Ciminnisi, meritano rispetto. Il Movimento 5 Stelle continuerà a denunciare con forza ogni forma di violenza verbale e degrado politico. Non arretriamo di un millimetro. La politica, quella vera, si fa con le idee, non con gli insulti. 

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