Ora che dopo oltre un decennio, seppure con un’elezione avvenuta con una formula di secondo livello (la politica se lo ha eletto tra di loro…) abbiamo il nuovo presidente della provincia e alcune cose le sappiamo a chi chiederle.
Apriamo un parentesi, Salvatore Quinci sindaco di Mazara del Vallo e nuovo presidente ha già nominato i suoi assessori (forse non si chiamano così) e sono stati nominati anche i presidenti delle commissioni. Riprendiamo anticipando che non entreremo in queste nostre note nella vicenda che ha portato il primo cittadino di Mazara alla provincia, pur essendo espressione di una minoranza che si è poi accresciuta nelle urne dei voti trasversali provenienti dalle liste “avversarie”. Abbiamo saputo ufficialmente che la Regione ha stanziato diverse centinaia di milioni indirizzandoli in provincia di Trapani per le scuole. Ora noi ricordiamo, e sono anche ricordi freschissimi, quando le strade provinciali (le Sp) avevano problemi e alle lamentele dei cittadini i sindaci rispondevano che non era di loro competenza.
E che dire dei presidi della scuole medie superiori (competenza provinciale…) che si sono lamentati delle promesse dei burocrati del Libero Consorzio: “non hanno neppure i soldi per sostituire un rubinetto rotto dei bagni” ci ha detto un dirigente scolastico, “speriamo che non si rompa un vetro, non soltanto perché nessuno degli studenti si faccia male, ma perché l’ex provincia non ha maestranze adatte all’intervento e gli artigiani esterni non vogliono essere chiamati. Alcuni debbono essere pagati per interventi fatti anni fa”. E via così raccontandoci.
Ma ora c’è la politica e noi “raccomandiamo” al neo presidente di bypassare la polemiche e mettere mano ai soldi per intervenire nelle strade provinciali dove le buche forse diventeranno crateri. Le scuole sono chiuse, che ne pensa presidente Quinci di dare magari una rinfrescata (un’allattata, va) ai muri e sostituire i suppellettili ormai obsoleti dei Licei e delle scuole superiori di tutta la provincia? Sarebbe un segnale che la politica è meglio della burocrazia? Abbiamo dubbi anche noi, ma forse addizionando i tecnici ai politici, ognuno per il proprio ruolo si capisce, le cose non andrebbero meglio?