Favignana, la Chiesa di Sant’Antonio verso il restauro. Il sindaco Pagoto: “Situazione sotto controllo”

Carmela Barbara

Favignana, la Chiesa di Sant’Antonio verso il restauro. Il sindaco Pagoto: “Situazione sotto controllo”

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lunedì 07 Luglio 2025 - 06:32

Il restauro della Chiesa di Sant’Antonio da Padova, autentico scrigno architettonico dell’isola e unico esempio di stile Liberty in ambito sacro, si prepara a compiere un passo avanti decisivo. Dopo un rallentamento legato a vuoti nell’organico tecnico del Comune, il sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto, ha fatto chiarezza: “La situazione è assolutamente sotto controllo. Le condizioni per procedere ci sono tutte e stiamo lavorando seguendo l’iter passo dopo passo”.

Edificata alla fine dell’Ottocento per volontà della famiglia Florio, la Chiesa di Sant’Antonio fu affidata al genio dell’architetto e ingegnere Giuseppe Damiani Almeyda, autore anche del Teatro Massimo di Palermo. Progettata secondo i dettami dell’Art Nouveau, rappresenta un unicum nel panorama architettonico italiano: marmi pregiati, stucchi decorativi, pitture floreali a tempera, dorature e una campana fusa presso la storica fonderia Oretea. A rendere ancora più toccante l’opera, i volti degli angeli affrescati all’interno, ispirati ai giovani favignanesi scomparsi prematuramente. Un patrimonio artistico e spirituale che da decenni racconta la storia della tonnara, dei Florio e della comunità dell’isola.

Negli ultimi giorni, l’allarme lanciato da Maria Guccione, memoria storica dell’isola e tra le più attive sostenitrici della riqualificazione dell’edificio, ha riacceso i riflettori sul progetto. “Tutto pronto, tutti d’accordo, fondi disponibili. Manca solo una firma”, ha detto, riferendosi alla mancanza di un atto necessario per far partire la gara d’appalto.

Ma il primo cittadino Giuseppe Pagoto ha voluto precisare con trasparenza: “Non si tratta solo di una firma. A dicembre 2024 si è dimesso il capo dell’ufficio tecnico comunale, una figura centrale per l’avvio delle gare. In sua assenza, il Comune non ha potuto procedere. Anche perché non aveva i bilanci né consuntivo né di previsione, poi approvati dal commissario. Ora stiamo contrattualizzando un nuovo responsabile dell’ufficio tecnico e abbiamo già avviato i contatti con l’architetto Fici, progettista dell’intervento. Il prossimo passo sarà l’individuazione del nuovo RUP e l’affidamento della gara tramite la CUC, la centrale unica di committenza. Siamo fiduciosi che in tempi relativamente brevi raggiungeremo gli obiettivi prefissati. Stiamo lavorando senza sosta perché non venga perso neanche un centesimo di finanziamenti”.

Il sindaco ha anche evidenziato le condizioni complesse trovate al momento dell’insediamento della nuova amministrazione: “Abbiamo trovato un Comune senza il responsabile dell’ufficio tecnico comunale, senza la metà dei tecnici previsti per il PNRR, senza il direttore dell’area marina protetta e senza il responsabile del settore personale, segreteria e contenzioso. Mi limito a questo. Chi è rimasto sta affrontando situazioni di ogni tipo che ogni giorno aumentano perché molti aspettavano la nuova o, meglio, un’amministrazione per rappresentare istanze, ritardi e disservizi. Stiamo riorganizzando gli uffici coprendo fin dove è possibile i vuoti, quanto meno dei capi settore, seguendo tutte le procedure previste ad iniziare dall’approvazione del piano del fabbisogno del personale dopo una attenta ricognizione e ascolto di quello in servizio”.

Il progetto è sostenuto da più fonti: un finanziamento regionale, il contributo dell’8×1000 del Vescovado e una donazione privata da parte della signora Perucchini, che insieme testimoniano un forte legame tra il territorio e questo bene architettonico.

Anche il deputato del Partito Democratico Dario Safina, promotore del finanziamento regionale, ha espresso fiducia nella ripresa dell’iter: “Comprendo le difficoltà dell’amministrazione e le complessità ereditate ma mi auguro che tutto si risolva in tempi brevi. La Chiesa di Sant’Antonio è un simbolo identitario per Favignana e l’intera comunità. Sono certo che l’amministrazione saprà garantire la necessaria continuità”.

Dopo anni di appelli e iniziative, il restauro della chiesa liberty di Favignana appare ora più vicino. Un progetto che non riguarda solo il recupero di un edificio, ma la valorizzazione di una memoria collettiva profondamente radicata nell’anima dell’isola.

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