L’inchiesta sui ritardi negli esami istologici si sta diffondendo sempre più e adesso sono 19 gli indagati di un’inchiesta che parte dalla denuncia dell’insegnante mazarese Maria Cristina Gallo. I pm Sara Morri e Antonella Trainito hanno notificato 19 avvisi di garanzia (fino a poche settimane fa erano 8) e chiesto al gip l’incidente probatorio per 7 pazienti oncologici, con valutazione medico-legale sul loro stato di salute anche se nel frattempo due pazienti, uno di Marsala e uno di Salemi sono deceduti. E’ stata depositata poi una nuova istanza, a seguito di ulteriori informative dei Nas di Palermo, che hanno portato nuove iscrizioni nel registro degli indagati. La Procura aveva già scritto nel registro degli indagati, oltre all’ex primario Domenico Messina, anche la dirigente facente funzioni di primario Laura Miceli e i medici Giancarlo Pompei, Giovanni Spanò, Maria Paola Ternullo, Noemi La Francesca, Luisa Arvigo e Roberto David. Alcuni lavorano nel reparto di Anatomia patologica di Castelvetrano, accorpato con quello di Trapani.
Nell’elenco di chi è finito sotto inchiesta non pare esserci il nome – almeno per il momento – dell’ex manager dell’Asp di Trapani, Ferdinando Croce, dimessosi dopo essere stato sospeso dall’incarico dall’Assessorato regionale alla Sanità. Pare che già da ottobre 2023 erano emersi dei ritardi nella refertazione degli esami istologici all’Asp di Trapani che l’ex Commissario Straordinario Vincenzo Spera non ha segnalato al successore Ferdinando Croce.