Marsala, il Parco Archeologico vuole affidare a privati i parcheggi di viale Isonzo. I dubbi di Ninny Aiuto: “E’ eticamente accettabile?”

redazione

Marsala, il Parco Archeologico vuole affidare a privati i parcheggi di viale Isonzo. I dubbi di Ninny Aiuto: “E’ eticamente accettabile?”

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lunedì 30 Giugno 2025 - 06:30

Il Parco Archeologico Lilibeo – Marsala ha pubblicato un avviso per la gestione triennale del servizio di gestione dei parcheggi pubblici a pagamento su area demaniale nelle zone limitrofe all’area archeologica. Le offerte dovranno pervenire entro le 10.30 del 28 luglio e il bando prevede una base d’asta triennale pari a 960.000 €.

In particolare, sono oggetto della concessione il parcheggio di Viale Isonzo, angolo Piazza Della Vittoria – spesso “gestito” da posteggiatori abusivi – con numero di stalli pari a 76 auto e 10 motocicli; il parcheggio di viale Isonzo angolo lungomare Mediterraneo, con numero di stalli corrispondenti alla sosta di 36 auto.

La gestione dei parcheggi a pagamento include anche la gestione di eventuali abbonamenti mensili. Il concessionario corrisponderà all’Ente Parco anche un canone annuo fisso di Euro 2.000 €, più una percentuale sugli incassi non inferiore al 35%.

Sulla vicenda interviene Ninny Aiuto, che già era stato protagonista di un’iniziativa legata alla fruizione del Parco, con particolare riguardo alla riapertura del viale che costeggia il Decumano Massimo.

Rivolgendosi al sindaco Massimo Grillo, agli onorevoli Stefano Pellegrino e Cristina Ciminnisi, al presidente del consorzio provinciale Salvatore Quinci e a tutto il Consiglio Comunale di Marsala, Aiuto contesta tale iniziativa, chiedendosi “se sia eticamente accettabile che la direzione del Parco Archeologico Lilibeo Marsala, che dovrebbe essere impegnata a cercare e ottenere finanziamenti per scavare e custodire in buona salute il Parco, si faccia essa stessa imprenditrice o stazione appaltante”.

“Ci si risponderà – prosegue Ninny Aiuto – che, con quei soldi incassati, si provvederà a migliorare il Parco. Eppure, avendo già visto l’attuale gestione, assai capricciosa e contraddittoria, concedendo e negando con la sola stella polare di rimpinguare le casse dell’Ente sempre a corto di denari, vista anche la sua endemica incapacità di rappresentare un importante attrattore di visitatori, pur a fronte dell’enorme patrimonio archeologico posseduto, ci permettiamo di nutrire forti dubbi e anche di provare, in qualche modo, anche un certo scandalo! Quei terreni demaniali per i parcheggi sono affidati al Parco non in quanto sostituto degli enti locali per i bisogni dei cittadini ma solo perché, un giorno, in teoria, pezzi di territorio sul quale compiere indagini e scavi archeologici. E se domani immaginassimo di aprirci un autolavaggio o un Drive In? Per una bottiglia di birra che l’inciviltà di un paio di cittadini o visitatori potrebbe anche lasciare, si chiude il passaggio al mare dell’Antico Viale (da ciò prende le mosse la nostra petizione), invece una macchia multicolore di automobili di plastica, metallo e vernici, col loro carico di altri agenti inquinanti, a quanto pare le fanno colore. Inoltre, ci si permetta un’altra considerazione: in quella zona c’è carenza di parcheggi soprattutto per i visitatori della zona archeologica circostante. Trasformando il parcheggio da pubblico a privato, il gestore sarà libero di affittare, surrettiziamente o meno, i parcheggi anche ad aziende, ditte di autonoleggio, professionisti e altri portatori di interessi privati, di modo che la reale possibilità di parcheggiare sia ulteriormente ridotta. E l’ovvia previsione, per il gestore, di predisporre abbonamenti mensili, finirà per aprire la strada proprio a questa deriva”.

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