Assoenologi, chiuso ad Agrigento il 78° Congresso nazionale, confronto sul futuro del vino

redazione

Assoenologi, chiuso ad Agrigento il 78° Congresso nazionale, confronto sul futuro del vino

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lunedì 30 Giugno 2025 - 06:45

Si è chiuso oggi ad Agrigento il 78° Congresso nazionale Assoenologi, che ha visto per tre giorni confrontarsi enologi, produttori, istituzioni e protagonisti del mondo della cultura e dell’impresa, in un evento che ha celebrato il vino italiano come eccellenza produttiva, culturale e identitaria.

Il bilancio finale è stato tracciato dal Presidente nazionale Assoenologi, Riccardo Cotarella, che ha dichiarato: “Si conclude oggi, qui ad Agrigento, il nostro 78° Congresso, un’edizione che resterà scolpita nella memoria di tutti noi per la qualità dei contenuti, per il livello degli interventi e per il clima di confronto e coesione che ha saputo creare. Tre giornate intense, vissute nel segno della cultura, della scienza, del dialogo e della passione per il vino, che ancora una volta si conferma non solo eccellenza produttiva, ma simbolo della nostra identità, della nostra economia e, soprattutto, di uno stile di vita sano e consapevole. Lo abbiamo ribadito con forza: il vino, se consumato con intelligenza e moderazione, fa bene al cuore, fa bene alla salute e fa bene alla società. Questa è la verità scientifica che difendiamo da sempre, contro ogni tentativo di demonizzazione o semplificazione ideologica. Il successo del Congresso è stato testimoniato non solo dalla straordinaria partecipazione di professionisti e appassionati, ma anche dalla presenza di figure di altissimo profilo che hanno voluto condividere con noi la loro visione. Un particolare ringraziamento va alla Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, che con il suo messaggio ha voluto testimoniare la vicinanza e l’attenzione delle istituzioni al nostro mondo, al lavoro degli enologi, dei produttori e di tutta la filiera. Ringrazio il Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida, che ha ribadito l’impegno del governo per il comparto vitivinicolo, un settore che rappresenta un orgoglio nazionale e una leva economica, culturale e sociale. Abbiamo avuto l’onore di ospitare anche Mario Moretti Polegato, imprenditore visionario e fondatore di Geox, che con il suo percorso ha saputo portare nel mondo l’ingegno e la creatività italiana. A lui abbiamo conferito con grande soddisfazione il premio Assoenologi “Personaggio dell’anno” e il titolo di socio onorario. Un contributo prezioso è arrivato anche da Carlo Petrini, fondatore di Slow Food, che con il suo approccio umanistico ci ha ricordato quanto sia essenziale coniugare qualità, sostenibilità e rispetto per il territorio. Il Congresso è stato anche un’occasione straordinaria di cultura e convivialità, grazie alle degustazioni che hanno permesso a tutti di scoprire la straordinaria varietà e qualità delle nostre denominazioni, vere e proprie espressioni della ricchezza dei territori italiani. Voglio infine ringraziare di cuore tutte le aziende partner e sponsor di Assoenologi: senza il loro contributo, la realizzazione di un evento di questa portata e di questa qualità non sarebbe possibile. Il loro sostegno è fondamentale per continuare a diffondere la cultura del vino e per rafforzare il ruolo degli enologi come garanti della qualità e ambasciatori dell’eccellenza italiana nel mondo. Da Agrigento ripartiamo con rinnovato entusiasmo, consapevoli che il vino italiano, con le sue radici millenarie e il suo sguardo proiettato al futuro, continuerà a rappresentare un pilastro del nostro Paese”.

Grande soddisfazione anche per la partecipatissima degustazione dei vini siciliani, che si è svolta questa mattina e ha visto protagoniste le eccellenze vitivinicole dell’Isola, confermando il ruolo della Sicilia come terra di cultura, tradizioni e qualità enologica. Al Congresso hanno preso parte numerosi protagonisti e relatori di primo piano. Le tavole rotonde sono state coordinate dal giornalista Bruno Vespa e dal vicedirettore del Corriere della Sera, Luciano Ferraro, e hanno affrontato i grandi temi del vino, dalla sostenibilità all’innovazione, dalla comunicazione alla tutela della salute. Tra i relatori che hanno animato i dibattiti figurano accademici, esperti, imprenditori e rappresentanti istituzionali, tra cui Renzo Cotarella, amministratore delegato delle Cantine Antinori. Non è mancato anche il momento di solidarietà con il ritorno di Padre Kessy, sacerdote in Tanzania, dove Assoenologi porta avanti da anni un progetto di sviluppo e cooperazione, illustrando durante il Congresso lo stato di avanzamento dei lavori.

Significativo l’intervento dell’europarlamentare Dario Nardella, che ha ricordato: “Tra le molte priorità in Parlamento europeo, in particolare in Commissione Agricoltura, ci stiamo occupando molto del tema del vino, anche perché questo comparto che rappresenta una specificità di molti Paesi europei, tra cui l’Italia, è di fronte a sfide importanti: il calo dei consumi, soprattutto per il vino rosso, l’incertezza dei dazi americani, le difficoltà burocratiche e l’impatto del cambiamento climatico. Abbiamo il ‘Pacchetto Vino’, che prevede semplificazione, sostegno agli espianti e strumenti per promuovere i nostri vini su nuovi mercati come Sud America, India e Sud-Est Asiatico. Dobbiamo puntare sull’innovazione, sulla comunicazione e su una promozione strutturale, evitando allarmismi su etichettature e difendendo il vino come ambasciatore positivo dell’Europa nel mondo. Insieme ce la faremo”. Il Congresso si era aperto giovedì con la calorosa accoglienza delle istituzioni siciliane, che hanno dato il benvenuto ai partecipanti: dal Comune di Agrigento alla Regione Sicilia, che hanno ribadito la centralità del vino per l’economia e la cultura del territorio e l’orgoglio di ospitare un evento di tale rilievo. Il 78° Congresso nazionale Assoenologi si chiude con una partecipazione record e un messaggio chiaro: il vino italiano, tra tradizione e innovazione, resta un protagonista insostituibile del futuro del nostro Paese.

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