I consiglieri comunali di opposizione del Comune di Trapani esprimono profonda preoccupazione per l’ennesima gestione unilaterale della vita democratica del Consiglio da parte della maggioranza, che ha convocato una seduta straordinaria su un tema di cruciale importanza senza alcun confronto né coinvolgimento con le forze di opposizione. In una nota ufficiale scrivono: “Una questione così grave e drammatica come quella del conflitto israelo-palestinese merita rispetto, consapevolezza e responsabilità politica condivisa. La maggioranza, invece, ha scelto di organizzarsi con spirito autoreferenziale e senza costruire le condizioni minime per una discussione ampia, plurale e dignitosa. Se oggi non sarà in grado di garantire i numeri per l’apertura della seduta, se ne assuma la responsabilità di fronte alla città“.
Lo Stato di Palestina secondo l’opposizione
Poi continuano: “Noi, consiglieri di opposizione, abbiamo deciso di non piegarci a logiche di propaganda e strumentalizzazione, ma ribadiamo con fermezza la nostra posizione comune, chiara e netta, fondata sui principi del diritto internazionale, della solidarietà e della pace. Riteniamo che la soluzione al conflitto debba necessariamente passare per il riconoscimento del diritto del popolo palestinese ad avere uno Stato, accanto a quello di Israele, in un contesto di sicurezza reciproca e confini riconosciuti. Guardiamo con favore a proposte diplomatiche che prevedano una transizione civile e indipendente nella Striscia di Gaza, guidata da tecnici non affiliati a fazioni politiche, per porre fine al ciclo di distruzione e ricostruzione e restituire speranza e dignità a una popolazione stremata. Sosteniamo il percorso intrapreso da diversi Paesi europei che hanno riconosciuto la Palestina come Stato indipendente, nella convinzione che ciò rappresenti un passo concreto verso una soluzione equa e duratura fondata sulla coesistenza di due popoli e due Stati. Il dramma umanitario in corso, che colpisce in modo devastante soprattutto i bambini palestinesi, impone alla comunità internazionale e a ciascuno di noi – dicono infine gli esponenti di minoranza – di non voltarsi dall’altra parte. Lo diciamo con senso di responsabilità e con la volontà di contribuire a una cultura della pace, della giustizia e del rispetto dei diritti umani.
L’intervento del deputato trapanese Dario Safina
“Quanto accaduto oggi nell’aula consiliare del Comune di Trapani lascia spazio a una profonda amarezza. L’assenza del centrodestra e dell’opposizione consiliare, che hanno abbandonato i lavori del consiglio comunale aperto, ha impedito l’avvio di una seduta che affrontava un tema di rilevanza internazionale e dal forte valore simbolico” afferma l’onorevole regionale. “Quella di oggi – sottolinea Safina – era un’occasione per aprire un confronto maturo, consapevole e partecipato, su un conflitto che continua a generare dolore e sofferenza. Purtroppo, l’abbandono dell’aula ha negato questo spazio di discussione ai cittadini e alla città”. Il parlamentare regionale ricorda che proprio l’altroieri, all’Assemblea Regionale Siciliana, tutte le forze politiche, centrodestra incluso, hanno votato una mozione del Partito Democratico che impegnava il governo regionale a promuovere ogni iniziativa utile per fermare l’aggressione militare su Gaza, garantire aiuti umanitari e sostenere il principio di “Due Popoli, Due Stati”, riconoscendo il diritto all’esistenza sia di Israele sia della Palestina. “È difficile comprendere – aggiunge Safina – come si possa sostenere una linea condivisa a Palermo e poi, il giorno dopo, evitare il dibattito su quello stesso tema a Trapani. Il confronto democratico, anche quando acceso o scomodo, è il cuore delle istituzioni rappresentative: è lì che si costruisce una visione condivisa, è lì che si ascoltano le ragioni di tutti”. Safina chiude con un appello alla responsabilità e al dialogo: “In un momento così delicato sul piano internazionale, ogni gesto conta. Anche un consiglio comunale può lanciare un messaggio importante. Mi auguro che domani le opposizioni scelgano di esserci, di partecipare e di contribuire a una riflessione collettiva su un tema che riguarda l’umanità tutta. Il tempo per rimediare c’è ancora: facciamolo insieme”.
Parlano le associazioni che avevano sostenuto l’ordine del giorno su Gaza
La Rete di Partiti e Associazioni che aveva deciso di sostenere un ordine del giorno sulla “Crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, Sospensione dei rapporti con lo Stato di Israele, Riconoscimento dello Stato di Palestina e Impegno per la Pace e il Disarmo”, esprime profondo sdegno per la mancata celebrazione del Consiglio Comunale Straordinario convocato per oggi, a causa dell’assenza deliberata dei consiglieri comunali del centro destra, che ha fatto venire meno il numero legale. “Una scelta politica gravissima che non può essere ridotta a una semplice assenza. In un momento storico in cui a Gaza si consuma un massacro di civili senza precedenti, e nel pieno di un dibattito mondiale sulla necessità di tornare al diritto internazionale, al disarmo e alla diplomazia, questi consiglieri hanno scelto di non esserci, di non ascoltare, di non assumersi la responsabilità di rappresentare una città che ha sempre fatto della solidarietà e della pace un valore fondante – affermano gli attivisti -. Lo scorso 20 giugno, quasi mille trapanesi hanno manifestato per la pace e per la giustizia in Palestina, sfilando nel centro cittadino con dignità, determinazione e spirito civile. In quell’occasione sono state raccolte 748 firme a sostegno il cessate il fuoco immediato, la protezione, della popolazione civile di Gaza, il rispetto del diritto internazionale umanitario, il riconoscimento dello stato Palestinese, La liberazione di tutti gli ostaggi, lo stop al riarmo e l’apertura immediata di una soluzione diplomatica e giusta per tutte le guerre in atto”.
“L’Ordine del Giorno che avremmo presentato, sottoscritto da una rete ampia e trasversale di realtà sociali, sindacali, culturali e forze politiche, ANPI, Alleanza Verdi e Sinistra, Arcigay, Articolo 21, Comitato per la difesa della Costituzione, Emergency gruppo di Trapani, Giovani Democratici, Fridays For Future Trapani Libera, Movimento 5 Stelle, PD, PSI, Rifondazione Comunista, Sinistra Futura, chiedeva atti concreti: condanna delle violenze contro la popolazione civile di Gaza, riconoscimento dello Stato di Palestina, interruzione dei rapporti istituzionali con Israele fino alla fine delle ostilità, gemellaggio simbolico con Gaza, esposizione della bandiera della pace e della Palestina, e un impegno politico e morale che un Consiglio Comunale non solo può, ma deve assumere. I consiglieri assenti hanno deciso invece di sottrarsi a un confronto democratico e civile, mostrando indifferenza verso una tragedia umana e politica che riguarda tutti“.