Il Giardino storico del Museo Archeologico di Lilibeo, il 6 giugno alle ore 18, si apre ad un evento speciale. Per la prima volta le antiche mura dell’ottocentesco baglio vedranno una sfilata. Diciassette studentesse del Sistema Moda dell’I.T.E.T. “G. Garibaldi” presenteranno originali outfit, realizzati con materiali di recupero, insieme ad altre tredici compagne, nel secondo periodo dell’anno scolastico, in due progetti settoriali PNRR.
Gli amici del Parco non hanno mancato, ancora una volta, di fornire il loro supporto tecnico e logistico, collaborando con la direzione dell’ente regionale e con l’istituzione scolastica nel comune intento di promuovere il patrimonio tutelato, che diventa fonte di ispirazione e crescita.
Le giovani allieve, future creatrici di moda e figure esperte nell’ambito del marketing dell’industria della moda, con un filo rosso hanno legato l’eredità fenicia alle loro originali realizzazioni, non in termini di mera replica di abiti e stilemi, ma inventando nuovi mood e simbologie originali.
“Sono estremamente orgogliosa di presentare al territorio i risultati del nostro progetto finale d’indirizzo – afferma la Dirigente dell’ITET Garibaldi, Loana Giacalone – le nostre studentesse dell’indirizzo Sistema Moda hanno dimostrato come il passato possa ispirare il futuro, dando vita a creazioni audaci e innovative. Ciò che rende questo progetto particolarmente significativo – continua la stessa – è l’attenzione rivolta ai temi cruciali dell’economia circolare e della moda sostenibile e su questi le nostre ragazze hanno lavorato con impegno per integrare tali principi nelle loro realizzazioni, dimostrando che è possibile unire estetica, creatività e responsabilità ambientale, approccio lungimirante e fondamentale per il futuro del settore moda e per la costruzione di una società più consapevole. Il loro lavoro è un esempio brillante del talento e dell’impegno che coltiviamo nella nostra Scuola, auspicando per tutte loro un futuro luminoso nel rispetto del nostro pianeta”.
“Nell’ ospitare ancora una volta una scuola della città – dice la direttrice del PALM, Anna Occhipinti – rendo manifesto il mio profondo convincimento sull’importanza dell’interazione tra Enti ed in particolare la necessità di un continuo colloquio con il mondo della scuola, dove si formano coscienze e si tramandano saperi. L’originalità della proposta mi ha subito convinta e dimostra come il patrimonio tutelato possa diventare fonte di motivazione e di ispirazione, essere stati di aiuto – continua – ci rende orgogliosi”.
Entrambe le dirigenti concludono esprimendo vivo compiacimento per la dedizione, la passione e la visione mostrata da tutte le studentesse, dove innovazione e tradizione coesistono armoniosamente.