Sanità trapanese in crisi, “Manca un Piano regionale. Oltre ai ritardi, padiglioni Covid incompleti”

redazione

Sanità trapanese in crisi, “Manca un Piano regionale. Oltre ai ritardi, padiglioni Covid incompleti”

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lunedì 26 Maggio 2025 - 06:48

Le dimissioni di Ferdinando Croce a direttore generale dell’Asp di Trapani, segnano uno dei punti più critici della recente storia sanitaria provinciale. La sua uscita di scena è legata allo scandalo sui ritardi nella lettura dei referti istologici, una vicenda che ha messo in luce inefficienze strutturali e gestionali drammatiche. “Forse il più grave scandalo nella storia della sanità italiana”, commenta l’ex sindaco di Marsala e medico Alberto Di Girolamo. “In un Paese normale un fatto del genere non sarebbe mai accaduto, o almeno avrebbe provocato un terremoto politico con dimissioni a catena. In Sicilia, invece, tutto continua come se nulla fosse”.

Nel frattempo, la Corte dei Conti continua a chiedere al governo regionale se i posti letto di terapia intensiva e semi-intensiva, previsti dal piano nazionale per l’emergenza Covid, siano stati realmente attivati. Al centro dell’indagine anche la congruità della spesa sostenuta, nonché una dettagliata relazione sulle liste d’attesa, specchio di una più ampia crisi sistemica. Anche il TAR regionale si muove, chiedendo chiarimenti non solo su singoli episodi, ma soprattutto sull’assenza di un Piano Sanitario Regionale. Questo fondamentale strumento di programmazione, promesso da anni e previsto per la fine del 2024, rimane ancora oggi un documento fantasma. “È inaccettabile che il Piano Sanitario non venga approvato. Probabilmente – denuncia Di Girolamo – si tratta dell’ennesimo braccio di ferro tra le forze politiche di governo per decidere chi debba ottenere un reparto o un primariato in più, senza alcuna attenzione alle reali necessità dei cittadini”.

Tra i simboli di un fallimento annunciato ci sono anche i cosiddetti “padiglioni Covid”, strutture che avrebbero dovuto essere operative già nel 2021. Quello di Marsala, in particolare, avrebbe dovuto ospitare circa cento posti letto, alcuni di terapia intensiva e semintensiva. Oggi è ancora incompleto.Forse un giorno finiranno il seminterrato per il nuovo pronto soccorso – ironizza amaramente Di Girolamo – Ma i cento posti letto che fine hanno fatto? Dove è finito il finanziamento?”. La situazione è grave e trasversale. L’Asp di Palermo, come quella di Trapani, è ancora senza un direttore generale, una condizione di anomalia istituzionale che si prolunga da mesi. La mancanza di concorsi per i primari, che lascia molti reparti senza guida, e l’assenza di investimenti in strutture specialistiche, stanno progressivamente spingendo i pazienti verso il privato. “Oggi sempre più cittadini sono costretti a rivolgersi alle strutture private per velocizzare diagnosi e cure. Ma tanti, non potendoselo permettere, rinunciano del tutto alle cure. È questa l’assistenza sanitaria che meritiamo? – si chiede l’ex primo cittadino lilybetano -. Chi governa ha il dovere di far funzionare il sistema sanitario, di prendere decisioni nell’interesse anche dei cittadini, e non solo delle poltrone da spartire”.

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