Nei giorni scorsi, la Polizia di Marsala ha fermato un cittadino extracomunitario originario del Gambia, resosi responsabile di un’aggressione commessa ai danni di una famiglia marsalese che si trovava a Petrosino. Gli Agenti della Volante sono intervenuti di notte su richiesta di soccorso da parte di un cittadino, padre di famiglia, che si trovava alla guida della sua autovettura in transito nei pressi di Via Marsala, con a bordo la propria moglie ed il loro figlio minorenne. Nella circostanza, l’uomo ha denunciato che poco prima la sua autovettura era stata presa d’assalto con lanci di pietre, scagliate da un cittadino verosimilmente centrafricano che, una volta accortosi del sopraggiungere dell’auto del marsalese, senza alcun apparente motivo, dapprima ha scagliato delle pietre in direzione del veicolo, poi stesso aveva udito il forte rumore causato dall’impatto dei massi scaraventati sulla propria auto -, il delinquente gambiano, non pago, ha raccolto da terra altre pietre per poi mettersi a rincorre la stessa auto della malcapitata famiglia, che atterrita fuggiva da quei luoghi.
Gli Agenti, dopo aver raccolto tempestivamente la testimonianza della vittima della sassaiola – la quale forniva agli operatori intervenuti la descrizione delle caratteristiche fisiche del pericoloso individuo -, si sono messi alla ricerca dell’assalitore, riuscendo in brevissimo tempo a rintracciarlo, e sorprendendolo peraltro nel chiaro possesso di un’asta di legno ed anche di alcune pietre, queste ultime oggetti di cui l’extracomunitario alla vista degli operatori di polizia si disfaceva frettolosamente. All’atto del controllo di polizia, lo straniero in un primo momento si è rifiutato di fornire le sue complete generalità alla Polizia e, successivamente, poiché sorpreso privo di documenti di identità al seguito, proferiva all’indirizzo degli operatori frasi ingiuriose. Ma non è tutto, dal momento che, nelle fasi successive al citato controllo, il comportamento del soggetto è diventato sempre più ostile, ed altresì ancor più contrario alla legge.
Infatti, nonostante fosse stato intimato più volte dagli Agenti di Polizia a seguirli in Commissariato per espletare le procedure di rito finalizzate a pervenire alla sua compiuta identificazione personale, dapprima il gambiano ha cercato di allontanarsi dalla pattuglia ed, una volta raggiunto dai poliziotti, lo stesso si è opposto con violenza al suo contenimento, tentando inoltre di colpire gli operanti con un bastone in legno – nello specifico, una porzione di ramo d’albo -, che lo stesso malfattore deteneva. La Polizia così ha condotto l’uomo presso i locali del Commissariato, per informarlo del suo stato di persona indagata per i delitti di danneggiamento aggravato dell’autovettura della sfortunata famiglia di marsalese, nonché per resistenza a pubblico ufficiale. Nella medesima occasione, a seguito dell’effettuazione dei rilievi foto dattiloscopici sull’uomo e della successiva consultazione delle banche dati di polizia, è emerso come la presenza sul territorio italiano del cittadino extracomunitario in questione fosse totalmente irregolare e clandestina.
Per tali ragioni, il gambiano, al seguito delle incombenze di rito, è stato condotto coattivamente presso il CPR di Contrada Milo, in esecuzione del provvedimento di espulsione e relativo trattenimento di cui lo stesso è stato destinatario, emesso in tempi record dalla Prefetta di Trapani. Il cittadino gambiano clandestino rimarrà pertanto trattenuto presso il Centro di Permanenza per il Rimpatrio in attesa di essere imbarcato su un volo areo diretto verso il suo paese di origine. Lo straniero in argomento era soggetto già noto e temuto dalla comunità locale di Strasatti e Petrosino, da tempo impaurita a causa dei molteplici episodi di violenza e dei plurimi atti predatori commessi dal fuorilegge extracomunitario. Lo stesso individuo era altresì già ampiamente conosciuto alle Forze dell’Ordine locali, in quanto gravato da svariati e recentissimi pregiudizi di polizia per i delitti di danneggiamento aggravato, porto abusivo d’armi, tentato furto in abitazione aggravato, tentate lesioni personali aggravate e, persino, anche un’altra violenza a pubblico ufficiale, delitto quest’ultimo commesso in danno di un agente in servizio presso lo stesso Commissariato di Polizia.