Querida, barca iscritta nei registri della Lega Navale di Trapani, ha vinto la V edizione del “Trofeo Sebastiano Tusa – Battaglia delle Egadi” che gli consentirà di conservare nella sua bacheca la coppa dedicata all’archeologo morto in un incidente aereo nel 2019, e che con i suoi studi decennali, le sue ricerche subacque, i suoi ritrovamenti archeologici nel mare delle Egadi, dimostrò quello che gli storici latini hanno tramandato con i loro scritti, individuando l’area della battaglia finale della Prima Guerra Punica, datata 241 a.C. Le barche hanno navigato lungo le rotte da Trapani a Levanzo e Favignana, lungo 36 miglia nautiche. Querida s’è aggiudicata la sfida tra le onde arrivando prima nella sua categoria (Crociera Regata) e prima nella classifica generale davanti a Elima e Naca. La quinta edizione del trofeo Tusa ha visto la partecipazione di più di venticinque barche provenienti dai circoli velici e dalle leghe navali della Sicilia Occidentale e, per la prima volta, una barca battente bandiera tunisina. Stamane la premiazione presso la Lega Navale Italiana – Sezione di Trapani. Di seguito le classifiche suddivise nelle diverse classi ORC B, ORC C, ORC D, secondo lo standard internazionale ufficiale per le competizioni a rating (ORC è l’organo tecnico dell’ISAF per le classi a rating).
Crociera Regata: 1° Querida; 2° Elima; 3° Naca.
Gran Crociera: 1° Leduelune; 2° Principessa; 3° Blu Ice.
Vele Bianche: 1° Alexa; 2° Dana; 3° Vega.
Il presidente della LNI – Trapani, Piero Culcasi, ha posto l’accento sulla partecipazione della barca tunisina nell’ambito di una azione di collaborazione e amicizia con il Paese maghrebino che troverà sponda anche in future attività. Tra le barche impegnate nella regata anche “Vega – Giangiacomo Ciaccio Montalto”, la barca della legalità che ha gareggiato con a bordo uomini dello Soprintendenza ai Beni Culturali, e anche una imbarcazione della LNI – Trapani che ha ospitato a bordo uomini e donne dello stato (un magistrato, ufficiali di GdF, Guardia Costiera e Capitaneria di Porto).
Nel corso della cerimonia di premiazione il presidente della LNI di Trapani, Piero Culcasi, ha ringraziato «tutti i partecipanti che hanno speso in mare le loro energie, ma in particolare i soci che hanno contribuito a rendere possibile la regata grazie al loro costante impegno. In mare con i regatanti hanno navigato un’imbarcazione-giuria, tre gommoni di assistenza tecnica e salvataggio. Una piccola aliquota dei nostri oltre 500 soci, 220 dei quali iscritti solo lo scorso anno, che ha messo a disposizione le proprie competenze e che ha dimostrato sul mare volontà ed efficienza per un evento che è stato più di una semplice competizione sportiva, che è stato un crocevia simbolico tra i popoli del Mediterraneo, che ha incarnato i desideri di Sebastiano Tusa: fare cultura attraverso ogni mezzo possibile. Vogliamo continuare a rafforzare l’identità mediterranea con la forza del vento, della vela e del dialogo su questo grande mare».