Nuovo allarme di Anci Sicilia sui conti dei Comuni siciliani: “Siamo la regione con il più alto numero di enti in crisi finanziaria”

redazione

Nuovo allarme di Anci Sicilia sui conti dei Comuni siciliani: “Siamo la regione con il più alto numero di enti in crisi finanziaria”

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domenica 18 Maggio 2025 - 06:40

“La Sicilia è oggi la regione con il più alto numero di Comuni in crisi finanziaria”. A lanciare l’ennesimo allarme è stato il presidente di Anci Sicilia Paolo Amenta, nel corso dell’assemblea dei Comuni dell’isola.

Secondo gli ultimi dati della Corte dei conti sono 179 i Comuni commissariati per mancata approvazione del bilancio di previsione. “Parliamo del 45% del totale dei Comuni siciliani – evidenzia Amenta -. A ciò si aggiunge la crescita costante dei Comuni in dissesto e in predissesto: una condizione strutturale che fa della Sicilia un caso unico in Italia”.

Il presidente di Anci Sicilia ricorda che – da tempo – “i Comuni subiscono simultaneamente tagli ai trasferimenti statali, aggravati da nuovi obblighi di accantonamento per il 2025, tagli ai trasferimenti regionali, che colpiscono soprattutto i Comuni più fragili, e un aumento generalizzato dei costi dovuto all’inflazione, in particolare per energia, assistenza scolastica, servizi pubblici locali e, non ultimo gli aumenti contrattuali nel terzo settore e nel comparto dei servizi alla persona che ricadono direttamente sui bilanci comunali”.

Amenta ha poi continuato sottolineando “il peso degli aumenti contrattuali per il personale degli enti”, nonché la necessità di far fronte ai crescenti costi del ciclo dei rifiuti.

Un ulteriore passaggio il presidente di Anci Sicilia lo ha dedicato alla questione degli organici: “Non possiamo dimenticare che il personale è in una condizione critica. Negli ultimi dieci anni, gli enti locali siciliani hanno visto ridursi del 40% la propria dotazione organica. Numerosissimi Comuni risultano privi di dirigenti e, in alcuni casi, manca persino la figura del segretario comunale. In queste condizioni, è impossibile garantire una gestione efficace, pianificare lo sviluppo locale o cogliere le opportunità offerte dai fondi europei. Oggi siamo qua per chiedere con forza soluzioni concrete come la convocazione urgente di un tavolo permanente tra Stato, Regione Siciliana e Anci Sicilia che affronti i temi del riequilibrio finanziario, della programmazione delle risorse e della revisione normativa, che tenga conto delle specificità della nostra isola per affrontare in modo strutturale il ‘caso Sicilia’”.

Il presidente di Anci Sicilia ha poi chiesto “l’adozione urgente di norme speciali per la Sicilia, che permettano un riequilibrio reale dei trasferimenti, la sospensione temporanea di alcuni vincoli contabili, l’avvio di un Piano straordinario per il personale comunale, la compensazione dei sovracosti nei servizi essenziali e il pieno coinvolgimento degli enti locali nei rapporti istituzionali tra Stato e Regione, oggi gestiti – ha sottolineato – in modo bilaterale, senza alcuna consultazione con chi rappresenta direttamente i cittadini”. “Noi sindaci – ha concluso Amenta – non ci tireremo indietro. Non cerchiamo scorciatoie né alibi. Ma non possiamo continuare a essere lasciati soli. Se crollano i Comuni, crolla la fiducia dei cittadini nelle istituzioni”.

All’assemblea di Anci Sicilia a Palermo ha partecipato anche l’assessore regionale agli enti locali Andrea Messina, che nel suo intervento ha affermato: “Siamo consapevoli delle difficoltà che attraversano i Comuni, le carenze amministrative, burocratiche e finanziarie. Per questi motivi stiamo cercando di aumentare le risorse destinate a questi enti e in tal senso la Regione sta facendo sforzi enormi all’interno del proprio bilancio con tutte le difficoltà del caso”. “Sappiamo benissimo quanti Comuni si trovino in sofferenza, in dissesto o in riequilibrio e noi saremo sempre al loro fianco per sostenerli – ha aggiunto il rappresentante del governo Schifani -. C’è bisogno di un’attività amministrativa più attenta e oculata , bisogna avere risorse professionali adeguate e non sempre è semplice. Ma la nostra missione – ha concluso Messina – è quella di collaborare con i Comuni e non ci tireremo indietro”.

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