Antonini e la frase inopportuna per l’assessora D’Alì, le consigliere trapanesi la difendono

redazione

Antonini e la frase inopportuna per l’assessora D’Alì, le consigliere trapanesi la difendono

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venerdì 16 Maggio 2025 - 07:44

Il confronto-scontro tra il presidente di Trapani Calcio e Trapani Shark Valerio Antonini e il sindaco Giacomo Tranchida, nel corso di una trasmissione su Telesud, porta ancora con sè tanti strascichi. Uno di questi riguarda l’assessora Rosalia D’Alì. L’imprenditore romano, proprietario di SportInvest, in una frase rivolta a Tranchida ha insinuato: “Come sei tanto preoccupato per l’assessora D’Alì… quasi quasi mi fai sospettà”. Un commento giudicato volgare e inopportuno da più parti e che ha suscitato indignazione. A intervenire in difesa dell’assessora sono le consigliere comunali trapanesi che esprimono piena solidarietà pubblica.

L’assessora D’Alì, impegnata con professionalità e senso di responsabilità nel proprio mandato, ha dimostrato in più occasioni competenza e dedizione, sia nel contesto dell’amministrazione locale sia in qualità di Presidente del Distretto Turistico Sicilia Occidentale, contribuendo con azioni concrete allo sviluppo e alla promozione del territorio. Si ritiene fondamentale che il dibattito politico e istituzionale rimanga ancorato ai contenuti e alle idee, evitando riferimenti personali o allusioni che possano mettere in discussione la dignità delle persone, in particolare quando queste colpiscono donne in posizioni di responsabilità. In un contesto democratico, il rispetto reciproco rappresenta la base per un confronto costruttivo”. Le Consigliere auspicano che ogni forma di comunicazione pubblica, soprattutto nei contesti istituzionali, possa contribuire a promuovere una cultura del rispetto, dell’equità e della parità di genere, valori imprescindibili per una comunità coesa e inclusiva. Lo affermano le consigliere – quasi tutte di maggioranza ma non solo – Giulia Passalacqua, Marzia Patti, Claudia La Barbera, Sonia Tumbarello, Giusy Ilenia Poma e Daniela Barbara.

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