Noi che eravamo per l’elezione diretta del presidente della Provincia e del Consiglio provinciale (casomai siamo per l’abolizione delle regioni, ma questo è un altro argomento) abbiamo seguito per esigenze professionali nella giornata del 28 l’esito dei risultati del voto espresso soltanto dai sindaci e dai consiglieri comunali. Come forse non era scontato ha vinto Salvatore Quinci, mentre come non era pronosticabile è uscito sconfitto il candidato espressione del centro destra Giovanni Lentini.
Vogliamo aprire una parentesi: il sistema di voto dal punto di vista tecnico è quello migliore: si consegnano all’elettore due schede e si esprimono due voti senza obbligo di appartenenza. A noi piace il candidato presidente (sindaco, deputato all’Ars) e ci votiamo. Poi apriamo l’altra scheda e scegliamo il consigliere che riteniamo più riconducibile ad affrontare i problemi del nostro territorio anche se non appartiene allo schieramento del presidente. Chiusa parentesi. Quinci vince con i voti del centro sinistra che lo ha pubblicamente sostenuto e che oggi ne rivendica giustamente la scelta. Ma senza che fosse riuscito a convincere quelli del centro destra (ma come? Poi magari approfondiremo il tema in altra sede) il sindaco di Mazara non poteva neppure avvicinare i voti che doveva raggiungere Lentini.
Chissà che ne pensano gli organismi dirigenti del centro destra soprattutto che dopo la sconfitta il sindaco di Castelvetrano ha accusato partito (Forza Italia) e il deputato regionale capogruppo all’Ars Stefano Pellegrino, di avere remato contro la sua candidatura “incoraggiando” il voto disgiunto che ha portato il centro destra ad avere la maggioranza in Consiglio e il presidente eletto schierato con il sostegno del centro sinistra.
Avete capito? Noi ci abbiamo messo un poco e non siamo del tutto convinti di essere riusciti ad esprimerlo in modo tale che i nostri lettori lo comprendano ( eventualmente ci scusiamo, ma raccontare le cose della politica diventa ogni giorno più difficile). Una cosa è certa, la colpa questa volta non potranno darla agli elettori visto che erano tutti consiglieri e sindaci adulti e vaccinati. Come si attrezzeranno quelli del centro sinistra poi, che in consiglio hanno una “forte” minoranza, ce lo faranno sapere. Intanto una specie di democrazia finalmente ha raggiunto la provincia.
Ah…una cosa stavamo per dimenticare: un saluto doveroso ai numerosi commissari regionali che hanno governato in questi anni il Libero Consorzio di Trapani. Cosa hanno fatto e come lo hanno fatto è testimoniato dallo stato delle strade provinciali e dalle strutture che ospitano le scuole medie superiori.