Sanità a Trapani, lo sguardo preoccupato di un cittadino

redazione

Sanità a Trapani, lo sguardo preoccupato di un cittadino

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martedì 15 Aprile 2025 - 16:23

Riflessione sulla sanità in Provincia di Trapani da parte di un nostro lettore, dopo lo scandalo dei ritardi negli esiti degli esami istologici e dopo anni di carenze mediche e strutturali:

La sanità trapanese è sempre stata l’area di parcheggio di quella non trapanese. E’ la pattumiera di quella palermo-catanese, con la storica marginalizzazione. Se nel trapanese è attivata una nuova specialità, è dovuto alla necessità (?) di trovare un posto apicale per qualcuno per cui, nell’immediato, non si riesce a ”sistemarlo” a Palermo, a Catania. Tal filosofia ha sempre portato all’Asp di Trapani ‘‘commissari stranieri” e non perché nel territorio trapanese non vi siano professionisti validi per quei ruoli primari ma per sistemare qualcuno. Talvolta questa ‘‘filosofia” ha visto nominare commissari emeriti banditi, sconosciuti trombati, amanti di qualcuno/a, creditori elettorali. E’ un metodo squallido e deleterio avallato sempre dall’indecente deputazione trapanese e non solo.

Una constatazione: a quale logica, ad esempio, risponde la scelta di allocare la radioterapia a Mazara? Marsala, equidistante per l’intera provincia No. E personalmente, essendo stato (spero) un paziente oncologico, ho scoperto il doppio perché .1) i mazaresi son stati più forti nel suggerire la scelta; 2) a un cittadino di Trapani, Paceco, Erice Valderice, San Vito è più comoda e più vicina una struttura palermitana (la Maddalena si raggiunge in cinquanta minuti.) Oggi con quanto accaduto all’Asp di Trapani insisto perche Croce rimanga commissario in primis perché le responsabilità gravi solo al 20% sono addebitabili a Croce, il resto sta sul groppone di Schifani e del di lui cerchio magico. E poi Croce non è del territorio e per diventare conoscitore dello stesso servono almeno 8/10 mesi per capire. E Croce questo rodaggio l’ha fatto già e quindi..

Se invece sarà il classico tacchino natalizio di Schifani/Iacolino/Volo/ Faraoni, allora il nuovo commissario DEVE ESSERE del territorio trapanese. Il territorio ha buone professionalità, intrise solo di onestà e capacità. Penso che tra i professionisti del territorio ci saranno quelli che hanno le caratteristiche chieste per il ruolo de quo, senza bisogno di andare a cercarli tra i tesserati di partito a Riposto, Tremestieri, Caltavuturo. Che il neo commissario TRAPANESE sarà di destra o progressista non mi interessa, purché sia del territorio ( e non per stupido campanilismo). La deputazione trapanese continuerà ad accontentarsi delle mancette?”

Peppe Bologna.

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