“Viticoltura siciliana esclusa dai fondi per le calamità”: l’allarme dei Guardiani del Territorio

redazione

“Viticoltura siciliana esclusa dai fondi per le calamità”: l’allarme dei Guardiani del Territorio

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venerdì 11 Aprile 2025 - 14:16

Con la pubblicazione del bando relativo alla Misura 23 “Calamità naturali verificatisi nell’anno 2024”, la Regione Siciliana ha ufficializzato una decisione che sta suscitando profonda indignazione tra gli operatori del settore agricolo: l’esclusione totale della viticoltura da ogni forma di sostegno economico. Una scelta giudicata inspiegabile e inaccettabile, soprattutto alla luce delle evidenze che indicano proprio la vite come una delle colture più colpite dalla grave siccità del 2023. A denunciare con forza questa esclusione è l’Associazione trapanese “I Guardiani del Territorio“, che parla apertamente di una scelta “miope e discriminatoria”, in grado di mortificare centinaia di aziende agricole già duramente provate, in particolare nelle province di Trapani, Palermo e Agrigento. In questi territori, secondo l’associazione, interi raccolti sono andati perduti, mentre gli effetti della crisi climatica si sono sommati al crollo dei prezzi e all’aumento vertiginoso dei costi di produzione.

Nonostante le relazioni tecniche e le analisi agrometeorologiche confermino danni estesi sia alla produzione che al potenziale produttivo e alle stesse piante, il bando regionale prevede risorse solo per altri comparti: 18 milioni di euro per gli agrumi, 11 milioni per l’olivicoltura, 6 milioni per mandorli e pistacchi. Alla viticoltura, invece, non viene destinato neppure un euro. Una decisione che – sottolinea l’associazione – appare ancora più grave se si considera che la viticoltura rappresenta una delle principali risorse economiche, culturali e identitarie della Sicilia. Non si chiede un trattamento privilegiato, ribadiscono i Guardiani del Territorio, ma pari dignità e un sostegno concreto, come riconosciuto agli altri settori agricoli.

L’esclusione, secondo il comparto, non trova alcuna giustificazione oggettiva né giuridica, e rappresenta un atto lesivo nei confronti dei diritti dei viticoltori siciliani. Per questo motivo, l’associazione ha annunciato tre azioni concrete:

  1. Un appello alla mobilitazione di tutti i viticoltori siciliani, affinché si uniscano per chiedere rispetto e giustizia.
  2. La richiesta formale di revisione del bando, con l’inserimento della viticoltura tra i comparti destinatari di aiuti e l’assegnazione di una dotazione economica adeguata.
  3. Il ricorso a vie legali, con la presentazione di una denuncia contro l’Amministrazione regionale per trattamento discriminatorio e vessatorio.

La Regione non può continuare a ignorare un comparto che rappresenta l’anima agricola della Sicilia – dichiarano i rappresentanti dell’associazione –. Non resteremo in silenzio. Non è più tempo di omissioni, ma di responsabilità”.

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