Sono stati pubblicati questa mattina i decreti di nomina dei commissari straordinari per i Comuni siciliani che non hanno ancora approvato il bilancio di previsione 2025/2027, nonostante la scadenza fissata al 28 febbraio scorso. Si tratta di un intervento sostitutivo obbligatorio da parte della Regione Siciliana, che coinvolge ben 179 amministrazioni comunali nell’Isola. L’assessore regionale delle Autonomie locali, Andrea Messina, ha disposto la nomina dei commissari per garantire il rispetto degli obblighi contabili e amministrativi. “Il bilancio di previsione non è un atto formale – dichiara l’assessore Messina – ma rappresenta lo strumento fondamentale attraverso cui un Comune programma servizi e interventi per i cittadini, pianifica le attività e i servizi da erogare nel triennio, ed è condizione imprescindibile per l’autorizzazione delle spese pubbliche. Non possiamo permettere che l’inerzia amministrativa ricada sulla qualità della vita delle comunità locali”.
Ciò però ha portato a malumori. Ci sono comuni infatti che, anche fuori dai termini previsti, hanno approvato i bilanci. In Provincia di Trapani sono 13 i comuni che riceveranno il Commissario: Castellammare del Golfo, Erice, Gibellina, Mazara del Vallo, Misiliscemi, Paceco, Pantelleria, Salaparuta, Salemi, San Vito Lo Capo, Santa Ninfa, Trapani e Valderice. Due comuni in particolare, però, hanno approvato i bilanci da qualche giorno. A Mazara ad esempio ieri mentre a Paceco, qui l’Amministrazione comunale definisce il commissariamento per l’approvazione del bilancio un “disguido” comunicativo tra gli uffici comunali e regionali, quindi per ragioni di natura burocratica. Il comune di Paceco è stato inserito dall’Assessorato regionale tra gli enti inadempienti nell’approvazione degli strumenti finanziari, nonostante il Consiglio comunale di Paceco lo scorso 26 febbraio, entro il termine di legge, abbia approvato tutti gli strumenti finanziari e il bilancio di previsione 2025-27 predisposti dall’amministrazione Grammatico. “Ci siamo immediatamente attivati – dice il sindaco Aldo Grammatico – per chiarire l’increscioso equivoco con l’assessorato regionale che ha emesso il decreto di commissariamento”.