In un clima politico già abbastanza teso durante la seduta del Consiglio comunale dedicata al conferimento della cittadinanza onoraria agli equipaggi delle ONG, a sollevare critiche pesanti è stato il consigliere comunale indipendente Tore Fileccia, che in un intervento dai toni duri ha denunciato quello che ha definito l’ennesimo “scivolone” dell’Amministrazione, in riferimento al mancato conferimento della cittadinanza onoraria agli equipaggi delle ONG impegnati nel salvataggio dei migranti in mare.

“In Consiglio Comunale si è consumata l’ennesima “brutta figura” di questa Amministrazione – ha detto Fileccia -. La volontà di strumentalizzare i morti in mare tramite la proposta di Conferimento Cittadinanza Onoraria agli equipaggi delle ONG, proposta non approvata per mancanza di voti favorevoli, ha fatto emergere ciò che il sindaco ha necessità di creare all’interno della sua Maggioranza. Dopo la Campagna acquisti intestina, che ha visto la fuori uscita della Consigliera Poma dal gruppo di Trapani Tua, rimasta però in maggioranza ed in attesa di una possibile nomina assessoriale in quota Tranchida, ieri il Consiglio comunale si è trasformato in una pantomima utile ad emarginare i consiglieri che fanno riferimento all’assessore Mimmo Turano in modo da liberare spazi per nomine future in Giunta che arricchirebbero il potere elettorale nelle prossime competizioni del primo cittadino. Trovo triste e becero utilizzare vittime del mare al solo fine di tracciarsi un percorso personal politico. La dimostrazione sta nei fatti, questo Sindaco tanto aperto ai migranti è lo stesso che chiuse il Porto di Trapani in agosto 2020 alla Nave Aurelia che trasportava 250 persone. Un gesto che oggi evidenzia la bipolarità Tranchidiana. Un’Amministrazione che non sa guidare una Città oggi si sente in condizione di trattare argomenti Nazionali ed Europei. Abbiamo assistito ieri ai soliti insulti ed ai soliti interventi populisti da parte degli inconsapevoli sinistroidi manovrati dall’eterno Regista e politico di professione Giacomo Tranchida. Cosa succederà adesso, beh sarà il tempo a dirlo, confermando le mie tesi o smentendole, di certo oggi sono convinto che presto l’opposizione salirà di numero e magari Trapani tua diventerà Trapani Nostra… come forse doveva essere già nel maggio del 2023. Concludo dicendo che trovo imbarazzante portare in aula Conferimenti di Cittadinanza senza avere i numeri per approvare gli stessi, una Maggioranza composta da 16 Consiglieri è stata capace di non raggiungere il numero minimo di 13 e allora mi chiedo: perché’ portare alla deriva un tema così delicato?”.

Pronta la risposta della consigliera comunale del Partito Democratico Marzia Patti, alle bordate dell’opposizione. Scrive la Patti: “L’unica brutta figura in questa vicenda l’ha fatta il consigliere Fileccia, insieme all’intera opposizione. Di fronte a un atto simbolico come il conferimento della cittadinanza onoraria a chi salva vite in mare, ha esordito dicendo che non avrebbe votato l’atto solo perché proposto da Giacomo Tranchida. Trovo raccapricciante ridurre il valore di una vita umana – di una donna, di un uomo, di un bambino – a una mera dinamica di partito. Il Consiglio comunale ha perso l’ennesima occasione per dimostrare maturità politica e umanità, scegliendo invece di ignorare il significato di un gesto che va oltre l’appartenenza etnica o nazionale. Parliamo di persone che fuggono dalla guerra, che rischiano la vita in mare, e che oggi vengono trattate come pacchi da spedire in Albania, o addirittura accusate di alimentare il femminicidio da ministri come Nordio. Non biasimo Fileccia per la sua pochezza politica: ha sostenuto come sindaco il consigliere Miceli, che in aula ha collegato immigrazione irregolare e criminalità, tacciando la nostra mozione di essere una strumentalizzazione. Mi chiedo cosa distingua, per lui, un bambino trapanese da uno nigeriano, indiano o americano. Qual è la differenza tra i suoi figli e un bimbo nato da genitori stranieri che cresce a Trapani? Trovo spaventoso il messaggio politico che si vuole far passare: un razzismo istituzionale mascherato da propaganda. E rivolgo una domanda diretta anche ai consiglieri di Trapani Tua: dov’erano durante la votazione? Salvare vite non è forse un gesto nobile? Ricordo bene le parole del Presidente Mazzeo quando ha applaudito alle parole di Don Ciotti che ha elogiato il lavoro delle ONG al porto di Trapani. E trovo ipocrita chi oggi ne prende le distanze, per colpire politicamente il sindaco. La vera strumentalizzazione è quella di Fileccia, incapace di separare il suo ruolo istituzionale dall’astio verso Tranchida. Vada a spiegare le sue ragioni ai sindaci di Cutro o Lampedusa, o a chi ha visto morire in mare il piccolo Aylan. Lo dica lui stesso a quella bambina sola nel Sahara o a quella ragazzina di undici anni sbarcata da sola a Lampedusa: entrambe salvate dalle ONG che lui ha scelto di non sostenere. Da chi difende nostalgie, striscioni provocatori e attacchi alla libertà sessuale, non accetto lezioni di buona politica”.