“È online la piattaforma informatica che consente ai dipendenti pubblici pendolari nelle isole minori siciliane di richiedere il rimborso integrale dei biglietti di viaggio”. Lo annuncia l’assessore regionale alle Infrastrutture e alla mobilità, Alessandro Aricò. “Tutti i dipendenti pubblici che prestano servizio nelle isole minori siciliane – aggiunge l’esponente del governo Schifani – possono finalmente procedere con la richiesta di rimborso integrale attraverso un sistema semplice e funzionale Si precisa che sono rimborsabili i biglietti emessi dalla data di pubblicazione del decreto, avvenuta lo scorso 5 febbraio. Si tratta di un ulteriore passo avanti nell’azione di sostegno a chi è costretto a viaggiare quotidianamente per lavoro, rafforzando così il nostro impegno verso i pendolari del comparto pubblico e le comunità insulari”.
Gli aventi diritto possono acquistare regolarmente i biglietti presso le compagnie di navigazione e successivamente richiedere il rimborso del 100% del costo, caricando la documentazione necessaria sulla piattaforma predisposta dal dipartimento delle Infrastrutture, accessibile da questo link.
Le modalità sono analoghe a quelle già attive per il parziale rimborso dei biglietti aerei nell’ambito delle misure contro il caro-voli. L’agevolazione, istituita dal governo Schifani a partire da febbraio 2023, è rivolta a insegnanti e altre categorie di dipendenti pubblici che svolgono la loro attività lavorativa nelle isole minori della Sicilia.
“Finalmente, dopo mesi di attese e disagi, il portale relativo ai rimborsi dei biglietti ai dipendenti pubblici che operano sulle isole è stato aperto, dopo innumerevoli sollecitazioni rivolte al Governo siciliano. Tuttavia non possiamo dirci soddisfatti poiché siamo costretti a rilevare ancora una volta che l’operato di questo Governo fa acqua da tutte le parti, ovvero il portale riceve solo le domande di rimborso a partire da febbraio 2025 e non da gennaio”. Lo affermano i segretari generali di Uil Scuola Rua, Uilpa e Uil Fpl Trapani Fulvio Marino, Gioacchina Catanzaro e Giorgio Macaddino. “Ciò significa – aggiungono – che lavoratrici e lavoratori pendolari perderanno circa 300 euro per i titoli di viaggio acquistati nel mese di gennaio. Anche questa volta, a meno che il Governo Schifani non corra ancora immediatamente ai ripari, siamo di fronte all’ennesima beffa. Se questo è il modo di fare politica verso le persone – concludono – siamo sulla strada sbagliata”.