Non era fisicamente idoneo, giovane trapanese vince il ricorso per entrare in Polizia. L’iter giudiziario

redazione

Non era fisicamente idoneo, giovane trapanese vince il ricorso per entrare in Polizia. L’iter giudiziario

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domenica 30 Marzo 2025 - 04:24

Nel 2023 P.A. di Erice, è stato escluso dal concorso pubblico per l’assunzione quale Allievo Agente della Polizia di Stato, in quanto giudicato non idoneo per “deficit della forza muscolare”.

Le visite mediche e l’esito
L’aspirante poliziotto si sottoponeva ad uno specifico accertamento presso il Presidio Ospedaliero “S. Antonio Abate” dell’Azienda Sanitaria Provinciale di Trapani e all’esito il test risultava che la media della forza muscolare delle tre misurazioni per ciascun arto rientrava nei limiti previsti dal bando di concorso per ciascuna mano.

Ritenendo erronea la valutazione effettuata dalla Commissione per l’accertamento dell’idoneità psico – fisica ed illegittima l’esclusione dal concorso l’ericino con il patrocinio degli Avvocati Girolamo Rubino e Daniele Piazza, ha proposto ricorso innanzi al TAR-Lazio competente per territorio.
In particolare, i legali rilevavano che il giudizio di non idoneità del loro assistito avrebbe dovuto considerarsi arbitrario ed illogico per una non corretta percezione dei fatti dal momento che risultava in palese contrasto con gli accertamenti effettuati presso il Presidio Ospedaliero di Trapani.

La decisione del Tar

In ragione dei principi di prova offerti dalla difesa dell’aspirante poliziotto, il TAR-Lazio ha disposto una verificazione tecnica, volta ad accertare la sussistenza o meno del deficit della forza muscolare riscontrato dall’Amministrazione, incaricando di ciò la Commissione sanitaria d’appello dell’Aeronautica Militare. Quest’ultima ha riscontrato l’insussistenza del deficit di forza rilevato in sede concorsuale e, conseguentemente, il TAR con ordinanza del luglio 2024 ha accolto l’istanza cautelare proposta dell’aspirante poliziotto che è stato ammesso con riserva alle successive prove ed infine con successiva sentenza ha accolto il ricorso ed annullato il provvedimento di non idoneità impugnato.

Il ricorso del ministero al Consiglio di Stato

Il Ministero dell’Interno ha proposto appello innanzi al Consiglio di Stato chiedendo la sospensione de

I legali del trapanese hanno rilevato, che contrariamente a quanto sostenuto in appello dal Ministero, i costi di formazione del candidato non avrebbero potuto costituire un danno grave e irreparabile per l’amministrazione, di contro, la sospensione dell’efficacia della sentenza del T.A.R. avrebbe certamente rappresentato un pregiudizio per il proprio assistito.

La sentenza definitiva
il Consiglio di Stato, condividendo le tesi difensive ha ritenuto insussistente il pregiudizio lamentato dall’Amministrazione e ha respinto l’istanza cautelare proposta dal Ministero dell’Interno.
Pertanto, per effetto della suddetta ordinanza, il Ministero dell’Interno dovrà dare esecuzione alla sentenza resa dal T.A.R., provvedendo ad avviare il giovane trapanese ai corsi di formazione propedeutici all’assunzione nella Polizia di Stato.

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