Cittadella della Sport e ritardi, il Comune di Trapani: “Accelerare il processo di sdemanializzazione dei terreni”

redazione

Cittadella della Sport e ritardi, il Comune di Trapani: “Accelerare il processo di sdemanializzazione dei terreni”

Condividi su:

sabato 22 Marzo 2025 - 16:17

La Cittadella della Sport di Trapani è al centro di una vicenda mediatica che vede l’Amministrazione comunale, il Demanio e la SportInvest, società che fa capo al fondatore Valerio Antonini. “Su più fronti, sono pervenuti attacchi scomposti ed affermate ingenerosamente false verità e travisati fatti”, secondo il sindaco Giacomo Tranchida, pertanto, si chiede: “Qualcuno vuole ostacolare lo sviluppo del territorio?”.

Dal Comune fanno sapere: Il 12 novembre 2024, la SportInvest inoltrava ufficialmente al Comune di Trapani ed all’Agenzia del Demanio – Sicilia la prima comunicazione ufficiale inerente la volontà di realizzare la cittadella dello sport, con relativa richiesta di disponibilità dell’area. In meno di 48 ore, il Comune di Trapani inviava all’Agenzia del Demanio-Sicilia un’ampia relazione sostenendo la necessità di sdemanializzare l’area, tanto per il decentramento d’infrastrutture logistiche istituzionali (Tribunale, Interporto, Città degli Uffici e Servizi d’ambito sovracomunale) ma anche a fronte della proposta avanzata dal privato proponente e, pertanto, per destinarla, tra le altre cose, anche alle ‘esigenze concrete in ambito sportivo per la realizzazione di nuove strutture al servizio del calcio e della pallacanestro’. Il 23 dicembre 2024, riscontrando la nota del precedente mese di novembre, il Demanio “preso atto delle esigenze manifestate, riguardanti la realizzazione di impianti sportivi delle società professionistiche della Città di Trapani”, precisava che un’ampia fascia dell’area identificata per il nuovo polo sportivo apparteneva in realtà al “Pubblico Demanio dello Stato-Ramo Difesa-Aeronautica’. Sia quest’ultima, che la relazione prodotta dal Comune, sono in possesso della SportInvest da diversi mesi, dunque le comunicazioni ufficiali sono sempre state condivise nell’ottica della nota e pubblica trasparente collaborazione istituzionale tra le parti“.

Guardando al futuro, ancora stamani, sabato 22 marzo, tramite interlocuzioni informali tra il Comune di Trapani e l’Agenzia del Demanio – Sicilia, l’Amministrazione ha appurato come sono tuttora in corso approfondimenti (in sede nazionale) per giungere alla sdemanializzazione dell’area, che a distanza di decenni riveste ancora oggi un vincolo assolutamente superato ed obsoleto: “Pertanto, ad ulteriore sostegno all’iniziativa, della quale siamo fermamente convinti poiché non vi è dubbio alcuno che per raggiungere i massimi livelli sportivi, con slancio internazionale per l’intera città, occorrano impianti di proprietà multifunzionali, nella giornata di lunedì 24 marzo verrà inviata direttamente dal Comune di Trapani una nuova lettera indirizzata ai competenti uffici demaniali (che si ricorda sono i proprietari dell’area) al fine di invitare le parti ad accelerare burocraticamente il processo di sdemanializzazione dei terreni poiché per Trapani si tratterebbe di un progetto di enorme valore sociale ed economico.
Desideriamo però precisare che il Comune di Trapani non è di certo distratto: non siamo intenzionati a guardare la partita dalla panchina ma non riconosciamo arbitri esterni al perimetro di gioco. Nel rispetto delle regole, vogliamo vincere questa partita tutti insieme. Auspichiamo dunque che gli attori in campo possano tornare a tifare per la squadra del cuore che si chiama Trapani”.

E per rimanere in ambito sportivo, non sfuggirà di certo all’attento occhio della cittadinanza come diversi siano ancora oggi gli impianti sportivi da recuperare, ma è doveroso ricordare come sia stato proprio il Comune di Trapani a divenire un modello nazionale per tutti i comuni italiani riguardo gli affidamenti a lungo termine, senza canone di locazione ma con ristrutturazione obbligatoria. E ciò grazie a due avvisi pubblici che hanno riscosso uno straordinario successo, con il 70% di strutture affidate rispetto a quelle messe a bando – fanno sapere dall’ente comunale -. Basti pensare al palazzetto dello sport (per 30 anni alla Trapani Shark), alla palestra del Conservatorio (per 10 anni alla Unbroken), all’impianto sportivo incompiuto ed oggi quasi recuperato dietro la Caserma Giannettino (per 30 anni alla Handball Erice), alla piscina comunale (per 10 anni alla Aquarius), alla piscina olimpionica (per 10 anni alla Aquarius), al centro sportivo Sorrentino (per 15 anni all’Accademia Trapani) ed al campo di Fulgatore (per 10 anni al Fulgatore). Ed ancora, è già stato deliberato dal Comune di Trapani e dal Libero Consorzio (ex Provincia) l’accordo per recuperare la palestra “Cottone” (ex “Tenente Alberti”) ed “Eugenio De Rosa”. Sono in corso i lavori per la realizzazione del primo SkatePark di Trapani, sono quasi ultimate le opere per riaprire la palestra “Pinco” (ex “Dante Alighieri”), sarà avviato a breve il cantiere presso il Campo Coni e si continua a lavorare incessantemente per recuperare i “campetti gialli” di viale Marche e potenziare il pattinodromo, già realizzato . Innumerevoli gli interventi anche nelle palestre scolastiche e di prossimo avvio anche la realizzazione di aree sportive esterne e funzionali in altri 3 plessi trapanesi. Dunque impegno massimo e netto miglioramento delle strutture sportive cittadine sono sotto gli occhi di tutti, grazie ai copiosi finanziamenti conquistati: PNRR e misure regionali, oltre che bilancio comunale ed interventi privati”.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta