Il Dipartimento Regionale della Protezione Civile e Siciliacque hanno informato i comuni trapanesi che è stata disposta un’ulteriore riduzione del 15% della fornitura idrica. “Considerata la riduzione delle forniture idriche da parte di Siciliacque intorno al 15% in questa fase già in atto – scriveva nei giorni scorsi il primo cittadino di Calatafimi Segesta Gruppuso – l’ATI di Trapani ha invitato i Sindaci dei Comuni trapanesi ad adottare tempestivamente Ordinanze Sindacali volte a limitare l’uso dell’acqua potabile ai soli scopi domestici e igienico-sanitari ed inoltre a ricercare nuove fonti di approvvigionamento idrico per mitigare l’emergenza poiché saranno oggetto di valutazione positiva da parte della cabina di regia regionale con a capo l’ingegnere Cocina”.
A tal proposito il Comune di Erice sta correndo ai ripari. La sindaca Daniela Toscano ha già provveduto ad inviare una nota ufficiale di richiesta di riconsiderazione della misura, al fine di tutelare le necessità idriche della nostra comunità.
In questo contesto, si invitano tutti i cittadini ad un uso responsabile e razionale dell’acqua, adottando comportamenti in linea con l’ordinanza sindacale n. 95/2024 tuttora in vigore. Nella fattispecie, bisognerà limitare il consumo dell’acqua ai soli usi domestici ed igienico sanitari, con divieto di utilizzo per: tutti gli usi diversi da quello alimentare, domestico ed igienico; irrigare ed innaffiare orti, giardini e prati; lavaggio di cortili e piazzali; lavaggio domestico di veicoli, con esclusione degli impianti di lavaggio autorizzati; riempimento fontane ornamentali, vasche da giardino e piscine su aree private, con avvertenza che può essere conservata l’acqua presente nell’invaso opportunamente trattata; riempimento di vasche d’accumulo non strettamente legate a fini produttivi.