A Trapani e provincia torna l’incubo della “truffa dello specchietto”. Come si ricorderà, diversi anni fa ignoti a bordo di auto o camion, trovavano il momento giusto per individuare quelle vetture a cui lanciare vicino un oggetto, attirando l’attenzione del malcapitato con il rumore. Poi, dopo aver lampeggiato, cercano di adescare la vettura per farla fermare e verificare che la stessa, accostandosi distrattamente all’altro mezzo, ne ha provocato la rottura dello specchietto. Da qui ne nasce una richiesta in denaro – che solitamente parte dai 500/250 euro – per la riparazione, con tanto di chiamata ad un finto lattoniere complice. Se la vittima ritiene che siano troppi allora parte la trattazione fino a 100 euro, così si può chiudere un danno che potrebbe aumentarne l’assicurazione se si ricorre alla propria agenzia.
“E’ capitato a me nei pressi di via Pantelleria – dice un cittadino trapanese su Facebook. Un uomo con accento palermitano, a bordo di una BMW blu, mi propone così un accordo dicendomi di recarmi a un bancomat. Poi finge di chiamare un amico-complice che tramite messaggio gli comunica di averne trovato uno usato per 100 euro. Io ho chiamato nel frattempo insospettitomi la mia assicurazione che mi ha avvisato della truffa e mi sono subito allontanato. Stavo per fotografare la targa della sua vettura ma un altro uomo a bordo della Bmw è sceso mettendosi tra me e l’auto e purtroppo non sono riuscito nell’intento di scattare una foto alla targa. State attenti”. A questo commento ne arrivano altri: “E’ accaduto a mia zia”, “E’ accaduto a un amico”, “Era un palermitano di circa 50 anni”, ecc.
Insomma il vecchio trucco dello specchietto sta tornando di nuovo e bisogna diffondere la corretta informazione: rivolgersi subito alla propria assicurazione e/o chiamare le Forze dell’Ordine.