Il commissario DC di Mazara Vito Gancitano: “Restiamo il primo partito in città”. E sulle elezioni provinciali…

Luca Di Noto

Il commissario DC di Mazara Vito Gancitano: “Restiamo il primo partito in città”. E sulle elezioni provinciali…

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domenica 02 Marzo 2025 - 07:00

Le novità nello scenario politico di Mazara del Vallo nelle ultime settimane non sono mancate. L’uscita di due consiglieri e il conseguente scioglimento del gruppo consiliare DC-Noi Moderati ha dato il là a tante chiacchiere e a tante voci. Chi però non vuol sentir parlare di una crisi del partito (il più votato alle scorse amministrative con l’11,67% delle preferenze complessive) è il commissario cittadino DC ed ex presidente del Consiglio comunale Vito Gancitano che con aria serena ci spiega: “Non è successo nulla di particolare. Qualcuno non ha più condiviso la linea politica del partito, così come gli elettori ci avevano demandato, e ha pensato di andare in altri lidi. La linea però è la stessa dell’8 e 9 giugno dello scorso anno, stare all’opposizione di questa amministrazione comunale”.

Il primo a lasciare il gruppo consiliare, restando consigliere DC da indipendente è stato Aleandro Gilante. Pochi giorni dopo anche il consigliere Toni Russo ha fatto la sua mossa, annunciando di lasciare però il partito: “Se uno esce dal gruppo e non condivide la linea politica del partito penso sia un’anomalia restare consigliere di quel partito da indipendente, però non spetta a me prendere provvedimenti in tal senso. Essendo nel gruppo misto, un consigliere può dire che appartiene a X oppure a Y. A entrambi voglio ricordare che non hanno avuto rispetto dei 24 candidati. Loro sono lì anche grazie a chi ha portato solo due voti al partito. Hanno fatto una scelta forte, ma personale”. “La DC – continua ancora Gancitano – è e rimarrà il primo partito a Mazara del Vallo. Nei prossimi giorni il gruppo dirigente del partito porterà dentro la nostra famiglia nuove forze. Ci saranno nuovi ingressi, non per sostituire chi è andato via, ma perché si tratta di persone che stanno condividendo il nostro percorso politico”.

Saranno elementi già presenti in Consiglio comunale? “Tutto può succedere, possono essere gruppi di persone, società civile o altro. Facciamo politica, portando avanti le ideologie della DC, poi ognuno prenderà le proprie iniziative personali”. La scelta dei due consiglieri è arrivata a ridosso dell’ufficialità della data per il voto delle ex Provincie. Gilante ci ha spiegato di una coincidenza fortuita, ma Gancitano risponde così: “Qualcuno forse ha voluto fare questa mossa adesso per essere libero di portare alcune iniziative con le elezioni di secondo livello. Noi siamo uomini e donne di partito e dunque seguiremo le linee indicate dal partito. Nel nostro modo di fare, nessuno dice a un consigliere che cosa deve fare, i voti dei consiglieri sono sempre liberi perché il partito non impone nulla”. E sulle voci di un eventuale avvicinamento dei due consiglieri alla maggioranza, il commissario cittadino della DC non ha dubbi: “Penso che effettivamente sia così, voglio confermare queste voci: se loro due non vogliono più continuare a fare l’opposizione di una volta, questo vuol dire che si stanno avvicinando a quest’amministrazione”.

E a proposito del voto per le ex Province, quello di Vito Gancitano avrebbe potuto essere uno dei nomi forti in caso di elezione diretta: “Avrei preferito assolutamente il primo livello. Sono un uomo di partito, la mia disponibilità a scendere in campo ci sarebbe stata certamente, ma tutto sarebbe dipeso dalle indicazioni del partito, che avrebbe scelto i suoi nomi”. Con le elezioni di secondo livello in programma il 27 aprile sono già cominciate le interlocuzioni con gli altri partiti, inclusi Fratelli d’Italia, con cui il dialogo per le amministrative di Mazara dello scorso anno era stato troncato sul nascere: “Stiamo dialogando con tutto il centrodestra per convergere sui nomi. Vedremo quello che succederà”. E se il nome su cui convergere fosse quello del sindaco di Mazara, Salvatore Quinci? “Noi – spiega ancora Gancitano – seguiremo le indicazioni che ci verranno date dal partito. Se il partito ci dirà che dovremo sostenere Salvatore Quinci lo faremo”. Nessun cortocircuito con la dura opposizione in ambito comunale? “Assolutamente no – conclude Gancitano – anche perché stiamo parlando di due istituzioni diverse”.

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