Un’altra truffa telefonica a Marsala: questa volta la vittima scopre l’inganno

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Un’altra truffa telefonica a Marsala: questa volta la vittima scopre l’inganno

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sabato 08 Febbraio 2025 - 07:00

Arrivano a Marsala, ma è già accaduto per il vero, i tentativi di truffa telefonica ai danni di anziani. Questa volta a segnalarlo alla nostra redazione è la signora Rallo che ci racconta dettagliatamente quanto le è accaduto nella mattinata di ieri, venerdì 7 febbraio per consentire a tutti i suoi concittadini di prestare molta attenzione. “Nel corso della giornata – ci spiega la signora ex insegnante ormai in pensione – ho ricevuto una telefonata di una persona che si presentava come maresciallo dei carabinieri. Mi ha riferito che mia figlia aveva avuto un incidente stradale dove era coinvolta e si trovava in stato di fermo nella caserma dei carabinieri”. La signora, che segue con attenzione i mezzi di informazione, ha ricondotto l’episodio telefonico in corso ai tentativi di truffa perpetrati ai danni di anziani come qualche tempo fa accaduto ad una signora anziana di Erice.

“Mia mamma – ci racconta Flora, figlia della signora Rallo – è un tipo apprensivo ma è anche attenta nel seguire le vicende di cui parlano costantemente i media. Per questo ha chiesto subito al finto carabiniere di avere la possibilità di parlare con me, visto che il presunto militare le ha detto che ero in stato di detenzione. Visto il tergiversare dell’interlocutore, che evidentemente non ha avuto il tempo di formalizzare un’eventuale richiesta, la mamma ha chiuso il telefono ed ha provveduto a mettersi in contatto sia con me che con mio fratello. Entrambi, voglio dirlo, non avevamo subito incidenti o arresti e la prontezza della mamma ha evitato situazioni ben peggiori”. La malcapitata si recherà al più presto presso le Forze dell’Ordine per denunciare l’accaduto. Anche la nostra redazione raccomanda i nostri lettori, soprattutto i più volubili, di non dare seguito a richieste di denaro fatte da presunti soggetti per telefono. Anzi, in casi analoghi, devono essere loro stessi a contattare Polizia o Carabinieri.

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