Mazara, scongiurato (al momento) lo sciopero degli operatori raccolta rifiuti

Luca Di Noto

Mazara, scongiurato (al momento) lo sciopero degli operatori raccolta rifiuti

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mercoledì 29 Gennaio 2025 - 06:45

Tanto tuonò che, alla fine, non piovve. Infatti, dopo poco più di un mese dall’ultima protesta, gli operatori della raccolta rifiuti a Mazara sono tornati a far sentire la loro voce. Il rischio sciopero, però, è stato scongiurato. Decisivo l’incontro di lunedì sera in Prefettura, alla presenza del viceprefetto aggiunto Luciano Zanta, del sindaco Salvatore Quinci insieme al suo staff e alla dott.ssa Irene Vassallo, delle due società che sono i gestori dei rifiuti a Mazara, e di una folta rappresentanza di lavoratori guidati da Giorgio Macaddino, responsabile provinciale della Uil Trasporti. Il confronto è stato serrato, dinamico e anche angosciante in alcuni tratti. “Il buon senso ha prevalso – spiega Macaddino –, la notizia confortante è che si scongiura l’arresto del servizio, si scongiura la giornata di sciopero come epilogo della vicenda. L’amministrazione dopo il confronto con l’azienda ha fatto un ulteriore sforzo, non di poco conto. Il sindaco ha infatti spiegato che avrebbe spiccato un mandato per ristorare le aziende che entro pochi giorni, speriamo entro venerdì, permetta di ristorare a sua volta i lavoratori con l’erogazione dello stipendio maturato, quello di dicembre, con scadenza al 15 gennaio”.

I lavoratori infatti dovevano ricevere la mensilità di dicembre lo scorso 15 gennaio ma non l’hanno riscossa alla naturale scadenza. E dopo un’intensa attività di confronto e due assemblee, era stato dichiarato lo stato di agitazione dei lavoratori, l’avvio delle procedure di raffreddamento che sarebbe potuta arrivare a una giornata di astensione dal lavoro, ovvero a tutti gli effetti lo sciopero. Una situazione angosciante, perché da un lato i lavoratori non sono diretti dipendenti del Comune, ma dell’ATI. Dall’altro lato, però, il Comune è il committente, quindi la stazione appaltante e c’è un contratto di servizio che lega l’ente pubblico e il gestore privato secondo i lavori fatti, i servizi resi e le scadenze dei pagamenti, come spiega Macaddino. “Dopo l’intervento della Prefettura, alla quale va il ringraziamento dei lavoratori, dell’organizzazione sindacale e mia personale, è avvenuto questo incontro molto importante, presieduto magistralmente dal dottor Zanta che ci ha messo molto del suo per dirimere la questione con un’attività di alta mediazione, riuscendo a mitigare le condizioni del Comune, delle aziende e dei lavoratori”.

L’azienda vanta dei crediti nei confronti del Comune di centinaia di migliaia di euro. Come ha spiegato Giorgio Macaddino, responsabile provinciale della Uil Trasporti, si parla ufficiosamente di circa due milioni di euro. Il circolo vizioso parte però anche dall’annoso problema della riscossione della TARI, con il Comune che ha recentemente annunciato fermi amministrativi alle auto, pignoramenti del quinto dello stipendio e pignoramenti dei conti correnti per chi continua a non pagare i tributi dopo vari solleciti.  Il rischio concreto è però che il mese prossimo si ripresenti nuovamente la stessa situazione: “Incrociamo le dita, il 15 febbraio bisogna provvedere a pagare il mese di gennaio. È un sistema che non stiamo qui a ragionare, i lavoratori sono dipendenti di soggetti privati, non del Comune. Grazie all’impegno di tutti è prevalso il buon senso. I lavoratori pur soffrendo questi 15 giorni, riceveranno le dovute spettanze”.  

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