Gioco online, un problema chiamato “bonus sulle perdite”

redazione

Gioco online, un problema chiamato “bonus sulle perdite”

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venerdì 10 Gennaio 2025 - 11:05

Gli operatori di gioco online in Italia spesso offrono ai giocatori dei bonus di benvenuto. Ce ne sono di varie tipologie, e uno dei più conosciuti è il bonus cashback scommesse. Com’è facilmente intuibile dal nome, questa iniziativa permette agli utenti del portale di gambling in questione, di ottenere una percentuale di rimborso su una o più giocate.

Il bonus cashback scommesse è dedicato sia ai nuovi utenti che aprono per la prima volta un conto di gioco in uno dei siti di scommesse online, sia per i giocatori già registrati, come una forma di iniziativa promozionale che incentiva la registrazione e la fidelizzazione al sito.

Chiaramente, ottengono questo tipo di bonus cashback solamente i giocatori che soddisfano particolari requisiti e condizioni. Questi termini possono essere differenti tra un bookmaker e un altro.

Per assicurarsi che i bonus cashback scommesse vengano erogati in maniera regolare, trasparente e secondo le condizioni di legge, si ricorda agli utenti l’importanza di registrarsi solamente presso portali di gambling regolarmente autorizzati ad operare legalmente in Italia, come il casino Amun Ra, e cioè quelli in cui è visibile in home page la licenza con il logo ADM.

Anche se, in prima analisi, il fatto di ricevere un rimborso sulle scommesse possa sembrare un vantaggio “salva portafoglio” per i giocatori, in realtà non sono mancate le polemiche a riguardo. Il timore di alcuni enti regolatori del gambling, infatti, è quello di favorire il gioco d’azzardo piuttosto che controllarlo.

Bonus cashback? Forse è meglio chiamarlo bonus sulle perdite

Tra le maggiori promotrici di questa tesi, nei mesi recenti, c’è stata la Gaming Authority olandese, la Ksa, l’autorità amministrativa indipendente responsabile della supervisione e dell’applicazione delle leggi sul gioco d’azzardo, che si è occupata di condurre uno studio di mercato sui cosiddetti bonus cashback. A motivare lo studio è stato il fatto di ritenere necessario un chiarimento su questa definizione. La Ksa, infatti, ritiene più opportuno chiamarlo “bonus basato sulla perdita” e ha chiesto l’applicazione della nuova definizione.

La tesi sostenuta dalla Ksa nello studio è la seguente: tutte le forme di questi tipi di bonus violano la legge sul gioco d’azzardo. Nonostante la sua enorme diffusione nel mondo dei casinò online, il bonus cashback è basato sulle perdite, visto che può essere ottenuto – ricevendo una parte della perdita – solo in seguito a una perdita. Dunque è necessario che la perdita avvenga per avere in cambio un rimborso di una parte di questa.

Questo aspetto apparentemente positivo comporta, invece, il presentarsi di una problematica più profonda. I giocatori, infatti, sono invogliati a giocare di più e più spesso, con puntate più alte di quelle che altrimenti avrebbero piazzato, e a correre maggiori rischi. Di conseguenza, questi bonus contribuiscono ad abbassare la soglia di attenzione per il gioco d’azzardo.

Forte di questa teoria, e sulla base dei risultati dell’indagine, la Ksa ha subito cominciato ad inviare degli avvertimenti formali ad alcuni titolari di licenza nei Paesi Bassi che hanno offerto un bonus cashback, chiarendo la propria posizione in merito all’erogazione di questi bonus.

Grazie alla ricerca della Ksa, è stato inoltre possibile individuare alcuni operatori di gambling che non pagavano direttamente parte della perdita, ma la compensavano in altri modi, ad esempio bloccando la riscossione di quella cifra rimborsata e destinandola solamente a nuove scommesse.

Assicurarsi che i giocatori vivano esperienze di gioco sane e non smodate, infatti, è la priorità per tutti gli enti di supervisione del comparto del gambling. Il mercato del gioco d’azzardo deve curare gli interessi dei giocatori, deve mettere al centro l’importanza di garantire un ambiente sicuro, deve lottare per la prevenzione dei problemi del gioco d’azzardo.

E, per proteggere al meglio i giocatori, diventa importante chiarire la definizione di “bonus sulle perdite”, in modo da supervisionare questi bonus in maniera rigida e costante. Pertanto, la Ksa, così come altri enti di autorizzazione al gioco, chiedono di vietare qualsiasi bonus che possa essere in qualche modo associato alla perdita da parte dei giocatori. Per il momento, almeno, nei Paesi Bassi.

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