Paceco, Barbara (PD): “Un impegno per la comunità tra progetti per scuole, famiglie e welfare”

redazione

Paceco, Barbara (PD): “Un impegno per la comunità tra progetti per scuole, famiglie e welfare”

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sabato 21 Dicembre 2024 - 06:40

In soli 18 mesi, Marilena Barbara, assessora alle Politiche per la Famiglia, Minori e Adolescenti, Sport e Pubblica Istruzione del Comune di Paceco, ha guidato un percorso amministrativo intenso e ricco di sfide. Con deleghe strategiche e un approccio che unisce visione politica e attenzione umana, ha dato impulso a progetti innovativi per migliorare la qualità della vita dei cittadini, con un focus particolare sulle fasce più fragili. L’abbiamo intervistata per fare il punto sul suo lavoro e sulle prospettive future della Giunta guidata dal sindaco Aldo Grammatico.

Assessora Barbara, come descriverebbe questi primi 18 mesi del suo mandato?

Sono stati 18 mesi frenetici, turbolenti, e senza pause, ma anche incredibilmente formativi. Ho avuto modo di crescere sia politicamente che umanamente, confrontandomi con tematiche che conoscevo poco, come l’aspetto burocratico-amministrativo delle scelte politiche. Ho apprezzato molto il lavoro degli uffici comunali, comprendendone le criticità, soprattutto legate alla carenza di personale.

Quali sono i progetti che considera più significativi?

È difficile scegliere, ma sicuramente mi piace citare il progetto per il “cimitero per animali d’affezione”. Questo tema, che inizialmente sembrava marginale rispetto alle mie deleghe, mi ha fatto riflettere sull’importanza che gli animali ricoprono nella vita quotidiana di tante persone, specialmente nelle fasce più deboli. Grazie a un emendamento proposto dai consiglieri di minoranza e approvato all’unanimità, abbiamo avviato un ragionamento su questo tema, riconoscendo gli animali come esseri senzienti e parte integrante del tessuto sociale.

Sul fronte del welfare e delle politiche sociali, cosa è stato realizzato?

Abbiamo lavorato per creare un vero welfare di comunità, puntando a migliorare la qualità della vita di tutte le categorie sociali. Ad esempio, abbiamo riattivato il SAD, il Servizio di Assistenza Domiciliare per Anziani, che era bloccato da anni, assumendo una nuova assistente sociale a dicembre 2023. Questo servizio consente interventi domiciliari mirati per prevenire l’istituzionalizzazione degli anziani, che comporta un costo sociale ed economico maggiore. Inoltre, abbiamo nominato una nuova Garante per la Persona con Disabilità, con la quale stiamo costruendo un percorso di inclusione e pari opportunità.

Ha citato anche l’ambito educativo. Quali azioni avete intrapreso?

Abbiamo investito molto nell’educazione e nella formazione, sia per i giovani che per le famiglie. Un progetto che mi sta particolarmente a cuore è quello del Baby Consiglio Comunale, eletto nel novembre 2023. Questo organo, composto dai più giovani cittadini, rappresenta un’occasione unica per promuovere una cittadinanza attiva e consapevole. È già in programma un gemellaggio con un Consiglio Comunale dei Ragazzi del Veneto per la primavera del 2025, un’iniziativa che rafforzerà i legami tra comunità e offrirà ai ragazzi esperienze significative. Abbiamo anche ampliato il servizio dell’asilo nido comunale: in soli 12 mesi siamo passati da 10 a 24 posti disponibili, assumendo 3 educatrici a tempo indeterminato e migliorando gli spazi con importanti investimenti. Inoltre, grazie ai fondi del PNRR, costruiremo un nuovo asilo nido da 42 posti entro il 2025.

E per quanto riguarda le strutture scolastiche e sportive?

Abbiamo investito oltre 600.000 euro per migliorare gli edifici scolastici, rendendoli più accessibili, sicuri e sostenibili. Inoltre, stiamo lavorando per estendere il tempo pieno anche alla scuola primaria, così da rispondere alle esigenze delle giovani famiglie, che spesso faticano a conciliare vita lavorativa e familiare. Per quanto riguarda lo sport, sosteniamo iniziative come quelle delle associazioni locali e collaboriamo con l’Istituto Comprensivo Giovanni XXIII per promuovere l’educazione non formale attraverso progetti integrativi.

C’è stato spazio anche per interventi sul patrimonio culturale e storico?

Assolutamente sì. La valorizzazione del patrimonio culturale e storico di Paceco è stata una delle nostre priorità. Grazie a un emendamento dell’onorevole Dario Safina, siamo riusciti a finanziare la ristrutturazione della Chiesa del Cimitero, chiusa e inagibile da oltre 15 anni, e dei loculi storici, da tempo in stato di abbandono. Questo intervento non è solo un’opera di riqualificazione strutturale, ma anche un atto di rispetto verso la nostra memoria collettiva e le radici della comunità. Come diceva il nostro compianto concittadino Alberto Barbata, emerito direttore della Biblioteca comunale, “non si può indugiare quando si tratta di restituire valore storico e architettonico ai simboli della nostra identità.” Abbiamo preso a cuore queste parole e oggi siamo orgogliosi di dare nuova vita al primo nucleo storico del Cimitero di Paceco.

Qual è il bilancio complessivo di questi 18 mesi?

Positivo, senza dubbio. Abbiamo affrontato tante sfide e realizzato numerosi progetti che stanno già migliorando la qualità della vita della nostra comunità. La strada è ancora lunga, ma sono motivata a continuare con ancora più determinazione ed energia.

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