La Regione Siciliana si allinea al governo Meloni: le prossime elezioni amministrative si terranno nella primavera del 2026

redazione

La Regione Siciliana si allinea al governo Meloni: le prossime elezioni amministrative si terranno nella primavera del 2026

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venerdì 20 Dicembre 2024 - 17:17

Dopo la circolare ministeriale dello scorso 6 novembre, arriva la conferma anche della Regione: nel 2025 non si voterà per le elezioni amministrative dei Comuni in scadenza di mandato. La circolare firmata dall’assessore regionale alle autonomie locali Andrea Messina dispone che i Comuni che, a causa del Covid-19, hanno svolto le elezioni per il rinnovo del sindaco e del consiglio comunale nell’autunno del 2020 torneranno alle urne nella primavera del 2026. Tale provvedimento, in provincia di Trapani, interessa direttamente Marsala, Campobello di Mazara, Favignana e Gibellina. Allo stesso modo, quelli che – sempre per l’emergenza pandemica – andarono al voto nell’autunno 2021, torneranno al voto nella primavera del 2027 (tra questi, anche Alcamo e Calatafimi).
La circolare regionale spiega che, ad essere interessati dal rinvio, sono 97 Comuni (58 che hanno votato nel 2020 e 39 nel 2021) i cui cittadini saranno chiamati a rinnovare gli organi elettivi tra il 15 aprile e il 15 giugno del 2026 e del 2027, tornando così alla “finestra” individuata con la legge regionale n.16 del 1963. In questa direzione andava anche una proposta presentata la scorsa estate all’Ars dal leghista Vincenzo Figuccia.
«La scelta di far votare i Comuni in una tornata elettorale ordinaria durante il periodo primaverile, così come previsto dalla normativa vigente – precisa l’assessore alle Autonomie locali, Andrea Messina – rappresenta un segnale di normalità e di ripresa dopo la deroga necessaria legata all’emergenza sanitaria della pandemia. Questo passaggio istituzionale ha l’obiettivo di informare preventivamente gli enti interessati e l’elettorato, per consentire una doverosa ed essenziale programmazione amministrativa. Il provvedimento permette, inoltre, la pianificazione delle attività elettorali da parte di tutti i soggetti interessati e di riaffermare l’importanza della partecipazione democratica e della stabilità dei processi elettorali, pilastri fondamentali della nostra società».

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