Il governo Meloni allunga la vita ai sindaci eletti nel 2020: si tornerà al voto nella primavera 2026

redazione

Il governo Meloni allunga la vita ai sindaci eletti nel 2020: si tornerà al voto nella primavera 2026

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martedì 10 Dicembre 2024 - 02:45

Il Governo Meloni ha deciso che i Comuni che nel 2020 votarono in autunno per le elezioni amministrative torneranno alle urne nella primavera del 2026. Di fatto, le Giunte e i Consigli comunali interessati da tale disposizione concluderanno il proprio mandato dopo cinque anni e mezzo dal proprio insediamento, tenuto conto che la finestra elettorale all’interno della quale sarà fissata la data del primo turno e dell’eventuale ballottaggio è quella compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno.

Il Ministero dell’Interno ha già inviato alle prefetture un’apposita circolare a riguardo, spiegando di voler riallineare tutto all’interno della sessione primaverile. Naturalmente, tale orientamento desta un principale interesse tra i Comuni che andarono al voto il 4-5 ottobre del 2020, anche lì con una proroga di alcuni mesi dovuta – però – all’emergenza epidemiologica causata dal Covid. Stavolta la scelta sembra più legata a ragionamenti politici, come peraltro si vociferava da alcuni mesi tra gli addetti ai lavori.

In Sicilia, furono 60 le città che furono costrette a posticipare l’appuntamento elettorale, tra cui i capoluoghi di provincia Enna ed Agrigento. Per quanto riguarda la provincia di Trapani, sono quattro i Comuni direttamente interessati alle prossime amministrative: Marsala, Campobello di Mazara, Favignana e Gibellina.

A Marsala e Favignana i sindaci in carica – Massimo Grillo e Francesco Forgione – sono al primo mandato e, se lo riterranno, potranno ricandidarsi. Curiosamente, in entrambi i casi si tratta di sindaci che hanno vissuto momenti difficili con le coalizioni che hanno contribuito alla propria elezione, tanto da dover superare lo scoglio di una mozione di sfiducia che avrebbe potuto portare alla prematura conclusione della propria esperienza amministrativa. Non potranno, invece, ricandidarsi né Giuseppe Castiglione né Salvatore Sutera, in quanto sono entrambi al secondo mandato amministrativo e la legge non consente il tris. Curiosamente, i cittadini di Gibellina si ritroveranno a votare il nuovo sindaco proprio nell’anno – il 2026 – in cui il centro belicino avrà l’onore di essere Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea, riconoscimento ufficializzato lo scorso 31 ottobre dal Ministero della Cultura.

Anche i Comuni che hanno votato nell’autunno del 2021 non voteranno alla scadenza naturale (autunno 2026) ma con una proroga di circa 6 mesi (primavera 2027). In Sicilia, tale tornata elettorale interesserà 42 Comuni, tra cui Alcamo e Calatafimi per la provincia di Trapani.

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