Si è fermata alla nomination la corsa ai Latin Grammy Awards di Fabrizio Mocata, compositore mazarese che lo scorso 14 novembre ha partecipato alla cerimonia di premiazione tenutasi al Miami Beach Convention Center, in Florida. Mocata l’anno prossimo festeggerà 25 anni di storia d’amore con il tango, da quando se ne appassionò nel 2000. Il mazarese (unico italiano ad aver ricevuto la nomination oltre a Laura Pausini) era candidato nella categoria “Miglior album di tango” con il suo disco Tangos Cruzados, realizzato in collaborazione con l’armonicista Franco Luciani.
“Un’esperienza bellissima – ci ha spiegato il compositore –, arrivare alla nomination era qualcosa che non avrei sperato proprio nella mia vita. Suono il tango da tanti anni anche se non è una musica della nostra tradizione. Però posso dire di averi ritrovato, nel tango, tanta musica dei nostri migranti”. Per la cronaca, il premio per la categoria è stato assegnato all’argentino Diego Schissi, ma la nomination ha permesso a Fabrizio Mocata e all’argentino Franco Luciani di far conoscere meglio anche la propria opera: “L’album – prosegue l’artista – l’abbiamo registrato tra Buenos Aires, in Argentina, ed Empoli e Firenze, proprio sotto casa di Leonardo da Vinci. Nella collaborazione con Franco Luciani, che è argentino, e anche nella registrazione si ritrova questa commistione tra Italia e Argentina”. E proprio questa commistione è all’origine del tango: “Il tango nasce un po’ con la nostra emigrazione in Argentina. C’è tanta Italia nel tango e abbiamo anche trovato un linguaggio comune che va oltre il tango, con l’improvvisazione, la creazione di nuovi spazi sonori e con sperimentazioni di vario tipo. È tango e non solo”.
Non manca però, tra i brani di Mocata, un richiamo alle origini, un legame profondo con la sua città. “I miei brani richiamano sempre Mazara del Vallo”, ci ha confidato il compositore che ha poi aggiunto: “Nel disco tra i brani c’è Cruzando Aguas che è un brano a cui tengo molto, legato fortemente alla città di Mazara con il tema dell’acqua, il tema del mare, che si ricongiungono al Rio de la Plata, di Buenos Aires e Montevideo”. Proprio Mazara è fortemente presente nella primissima formazione musicale del compositore: “I primi passi sul pianoforte li ho mossi a Mazara del Vallo, prima con la professoressa Bica e poi con Rino Crescente. Ho sempre sviluppato una curiosità per l’improvvisazione e per il jazz. Da lì ho poi frequentato e finito il conservatorio a Firenze. Proprio lì nell’anno 2000 ho incontrato il tango. L’anno prossimo saranno 25 anni di storia con il tango e sarà bello celebrarli a Granada, in un Festival a cui sono molto legato”. E se saranno nozze d’argento con il tango, Mocata negli anni ha avviato tantissime collaborazioni: “Lavoro da tanti anni con diversi conservatori, tra cui quelli di Adria, Firenze e Palermo, sia sul tango sia sul jazz”. Il calendario dell’artista sarà pieno anche nel mese di dicembre ma per gli amanti del genere sarà possibile ascoltarlo a Mazara dopo Natale: “Tra i miei impegni a breve raggio ci sono Cordoba, in Argentina, dove suonerò Puccini in versione jazz. Poi sarò in Bulgaria per un concerto con l’orchestra sinfonica. E nel periodo di Natale – conclude l’artista – sarò a Mazara, sarò al Teatro Garibaldi proprio tra Natale e Capodanno”.