Chi decide le priorità degli interventi urbani? A Marsala il “caso” di due strade parallele…

redazione

Chi decide le priorità degli interventi urbani? A Marsala il “caso” di due strade parallele…

Condividi su:

lunedì 11 Novembre 2024 - 07:00

Marsala è una città ricca di attrattive, ma come spesso accade nelle realtà italiane, non tutte le zone godono dello stesso trattamento quando si tratta di progetti di riqualificazione e decoro urbano. Chi decide dove intervenire e quali aree meritano investimenti per migliorare viabilità e sicurezza? È una domanda che sorge soprattutto quando i cittadini si trovano a convivere con problematiche evidenti e persistenti, mentre altrove si investe in opere che potrebbero attendere. Un esempio emblematico arriva da contrada Giunchi. Una strada che collega la contrada Addolorata con il litorale della Riserva dello Stagnone, prima dell’ampliamento recente, presentava due problemi principali: la scarsa visibilità a causa dei canneti che non venivano potati regolarmente e l’assenza di un adeguato sistema di drenaggio per l’acqua piovana. Entrambi i problemi erano risolvibili, ma quello che è accaduto successivamente ha suscitato non poche polemiche.

Sotto l’amministrazione precedente, era stato approvato un progetto che prevedeva interventi di rifacimento per due strade parallele nella stessa area. La prima è la strada suddetta, che è stata per l’appunto ampliata e asfaltata; la seconda, invece, parallela, più stretta e decisamente più pericolosa, è stata lasciata intatta. Questa strada costeggia dei canali d’acqua, le cosiddette ‘sachie’, che spesso causano incidenti. Non è raro vedere auto, moto o persino camion finire nei canali, con conseguenze disastrose per i mezzi e il rischio di gravi infortuni per i conducenti. La scelta di non intervenire su quest’ultima strada appare incomprensibile per i residenti, che ogni giorno sono costretti a fare i conti con una situazione precaria e pericolosa. La via in questione rappresenta una delle poche vie di fuga per chi abita nella zona, insieme alla strada che si immette sulla via Pupo. Tuttavia, il transito è reso difficile dal fatto che la strada può accogliere un solo mezzo alla volta: quando due veicoli si incrociano, uno dei due deve fare marcia indietro, cercando di evitare di cadere nei canali adiacenti. A complicare ulteriormente le cose, la mancanza di un’adeguata illuminazione, aumentando i rischi, soprattutto nelle ore serali o durante il maltempo; per non parlare che questi canali vengono usati come discarica di rifiuti e intasandosi l’acqua non scorre via.

I cittadini hanno più volte avviato raccolte firme per chiedere interventi urgenti, denunciando gli incidenti accaduti e l’assenza di sicurezza. Eppure, nulla è cambiato. Il progetto originario è stato ridimensionato dal Consiglio comunale, che ha scelto di investire solo sulla strada meno problematica. Perché? Una domanda che resta senza risposta e che alimenta il malcontento. Forse, per comprendere chi decide e come si scelgono le priorità, bisognerebbe guardare non solo ai tecnici, ma anche alla politica locale. Le scelte fatte dovrebbero rispondere agli interessi della collettività, ma casi come questo sollevano più di un dubbio sulla trasparenza e sull’equità di queste decisioni. Intanto, gli abitanti di contrada Giunchi restano in attesa, sperando che prima o poi qualcuno si accorga delle loro difficoltà e intervenga per garantire loro una viabilità sicura e adeguata.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta