Tenutosi nei giorni scorsi a Roma, il IX Seminario Nazionale “I dati del e per il sistema educativo: strumenti per la ricerca e la didattica”, organizzato dal Servizio Statistico Invalsi, ha acceso il dibattito sull’innovazione e la qualità nell’istruzione. Un incontro annuale di rilievo, diventato ormai un appuntamento imperdibile per il mondo della scuola, che ha visto convergere esperti, docenti e ricercatori da tutta Italia. Quest’anno, l’attenzione si è concentrata un’iniziativa proveniente dalla Sicilia, un progetto educativo che promette di rivoluzionare l’approccio didattico nel panorama formativo nazionale. Promosso dall’Ufficio Scolastico Regionale (USR) Sicilia, il progetto è stato selezionato e presentato nella capitale ed è dedicato alle competenze trasversali (C.T.). Queste capacità, ritenute fondamentali per preparare i giovani alle sfide di una società in rapida trasformazione, sono state al centro di un ambizioso modello sperimentale illustrato da un team di ricerca siciliano. Tra i relatori principali, la dottoressa Paola Daniela Virgilio dell’USR Sicilia – Ufficio XI A.T. di Trapani, vice presidente dell’Associazione Nazionale Pedagogisti Italiani (ANPE), affiancata dalla dirigente tecnica USR Sicilia Ornella Campo, dalla dirigente Vincenza Mione e dal dottore Eugenio Sorrentino.
Il progetto, era stato presentato, nei mesi scorsi, presso la Scuola Polo Invalsi – l’Itet “Caruso” di Trapani – alla presenza del direttore generale dell’USR Sicilia, Giuseppe Pierro, con l’obiettivo di integrare le competenze trasversali nel curriculum scolastico. Si tratta di una importante sperimentazione per fornire agli studenti strumenti concreti per affrontare con successo le sfide del mondo del lavoro e della società digitale e per rispondere alla crescente esigenza di formare cittadini consapevoli e professionisti adattabili.
“La nostra iniziativa si inserisce in un momento cruciale per l’istruzione in Italia,” ha dichiarato Paola Daniela Virgilio, sintetizzando la visione alla base del progetto. “Crediamo che le competenze trasversali non siano semplici accessori, ma il cuore di un’educazione che prepara i giovani a una società sempre più complessa. L’obiettivo è formare non solo studenti competenti, ma anche cittadini consapevoli e capaci di adattarsi. L’innovazione non deve essere fine a se stessa, ma deve essere al servizio di una didattica che risponde alle esigenze del nostro tempo. Con il supporto delle istituzioni e delle collaborazioni tra esperti del settore, l’iniziativa apre nuove prospettive per la scuola italiana, che potrà finalmente rispondere in maniera proattiva ai bisogni di una generazione in evoluzione. Questo progetto non è solo una risposta alle necessità del presente, ma rappresenta una visione per il futuro dell’istruzione, che guarda alla scuola come un ponte tra il mondo accademico e quello del lavoro, capace di formare individui preparati e consapevoli”.
Adesso parte la sperimentazione in alcune scuole e per ogni ordine, in provincia di Trapani e si attenderanno i risultati con curiosità e interesse. Nei mesi scorsi, infatti, è stata costituita una rete di oltre 25 scuole del trapanese a supporto della sperimentazione e l’interesse su questa innovazione didattica appare crescente. I risvolti della sperimentazione si preannunciano molto importanti anche sul fronte della dispersione scolastica.