In coma dopo un cocktail, è sempre più allarme sociale per l’uso delle droghe

redazione

In coma dopo un cocktail, è sempre più allarme sociale per l’uso delle droghe

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giovedì 03 Ottobre 2024 - 07:00

L’aumento dell’uso delle droghe negli ultimi anni, soprattutto di crack o fentanyl, si è diffuso anche in Italia. L’Assemblea regionale siciliana, addirittura, ha approvato una legge cosiddetta “anti-crack” per impegnare la Regione a guidare la prevenzione e percorsi di cura e di reinserimento sociale per chi cade vittima delle droghe, con un finanziamento di oltre 23 milioni di euro in tre anni. Su questa scia, l’Azienda sanitaria provinciale trapanese ha attivato una campagna con iniziative di sensibilizzazione per contrastare l’uso di sostanze stupefacenti dato il preoccupante aumento del consumo delle droghe chimiche nel territorio, soprattutto di crack e fentanyl e krokodil. I dati dei SerD siciliani infatti, sono allarmanti.

Anche la droga dello stupro è altamente diffusa soprattutto durante le feste. In un documento del Ministero dell’Interno, si definisce ‘rape drug’ per l’appunto ‘droghe dello stupro’, un insieme eterogeneo di sostanze psicoattive che possono essere utilizzate all’insaputa della vittima allo scopo di perpetrare violenza sessuale, in quanto possono avere effetti sedativi, ipnotici, dissociativi e/o causare amnesia e possiedono la caratteristica di poter essere somministrate alla vittima, insieme a cibi o bevande, senza che questa se ne renda conto. Le più comuni droghe da stupro sono il GHB (gamma-idrossibutirrato o acido gamma-idrossibutirrico), il GBL (gamma-butirrolattone), il BD (1,4-Butanediolo), l’MDMA (ecstasy), taluni tipi di benzodiazepine tra cui, in particolare, il Flunitrazepam, comunemente noto come Roipnol e la Ketamina. Secondo alcuni studi anglosassoni e statunitensi anche l’alcol può essere classificato come “una droga da stupro”.

L’allarme è tra di noi e non si può negare, tra i più giovani in particolare. Proprio nello scorso fine settimana, una ragazza di 18 anni, originaria di Mazara è stata ricoverata all’ospedale Civico di Palermo dopo aver preso parte a una festa in via Candelai – nel capoluogo siciliano – in un locale in disuso da anni durante un party privato. La giovane è risultata positiva agli esami tossicologici e si trova in pericolo di vita.  Secondo una prima ricostruzione qualcuno le potrebbe avere messo della droga nel bicchiere, così ha raccontato il fidanzato ai Carabinieri che hanno avviato le indagini sequestrando il locale. La ragazza, dopo avere bevuto un cocktail, si sarebbe subito accasciata. Sono stati chiamati i sanitari del 118 che l’hanno portata al Civico. 

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