“L’estate sta finendo” cantavano i Righeira negli anni ’80. Un pezzo in voga ancora oggi, che rimanda alla spensieratezza dei bagni al mare e delle avventure estive. A circa 40 anni di distanza dal tormentone musicale, la fine dell’estate non lascia con sé soltanto ricordi, momenti o fotografie, ma anche problemi e criticità da risolvere. È quanto accaduto a Mazara del Vallo con le prime piogge di fine stagione. Sono infatti bastate poche piogge sì intense, ma effettivamente di breve durata, per rendere impraticabili alcuni tratti della pista ciclabile che attraversa Mazara collegando le due estremità della città e dal lungomare San Vito porta quasi fino all’oasi naturale di Capo Feto. E così, chi voleva godersi gli ultimi scampoli d’estate per andare a prendere un po’ di sole e fare un bagno a Tonnarella, ha dovuto fare i conti con pozzanghere più o meno estese, specchi d’acqua pieni di sabbia e fanghiglia, dunque scivolosi, e imprevisti zig zag che hanno costretto anche alcuni ciclisti e pedoni a deviare in strada mentre transitavano le macchine, onde evitare di inzupparsi.
Se a Tonnarella il drenaggio delle acque piovane è sicuramente da migliorare, c’è però da dire che la pista ciclabile che parte dal lungomare Mazzini per arrivare al lungomare San Vito gode di una salute migliore: qualche pozzanghera qua e là, ma niente di così grave che costringa a immettersi nella carreggiata o sul marciapiede. “Questa situazione crea un po’ di disagio – ci spiega una giovane coppia di turisti proveniente da Modica – perché cammini e magari devi schivare le pozzanghere o buttarti per strada. Qui le macchine sfrecciano e se vai per strada puoi rischiare. I problemi dunque potrebbero essere anche oltre la pista ciclabile”. “L’allagamento crea qualche disagio – ci spiega la 35enne Cristina, residente di Trasmazzaro che in estate ha preso l’abitudine di raggiungere in bici il lido che frequenta da anni –. La pista ciclabile è stata un passo avanti perché i ciclisti a Mazara non vengono tanto rispettati. Ma deve essere un primo passo. La pista ciclabile infatti si allaga quando c’è un po’ di pioggia e alcuni percorsi sono tortuosi. Inoltre c’è il rischio di prendersi una sportellata addosso mentre si pedala da qualche auto parcheggiata. Io non sono un tecnico, però credo che bisogni fare qualche foro, canale di scolo o qualche griglia di scarico. Perché altrimenti si crea una specie di piscina”.
Una situazione che crea disagi anche ai residenti come Liborio, 73enne che ormai da parecchi anni abita proprio di fronte alla spiaggia di Tonnarella: “Sicuramente servirebbe più manutenzione. Ci sono delle fessure che dovrebbero essere libere per far defluire l’acqua più facilmente”. E dire che nei mesi i mazaresi avevano imparato a convivere e utilizzare le piste ciclabili che tante polemiche avevano provocato su di sé: “La valuto positivamente – ci spiega ancora Liborio – anche se qualche piccolo accorgimento in più si poteva usare. Lo spartitraffico centrale poteva essere un po’ più sottile, il marciapiede poteva essere accorciato. La pista è molto utilizzata, purtroppo anche da pedoni, ma aiuta nello smaltimento del traffico. A me che sono residente ha creato qualche disagio, soprattutto quando devo uscire con l’auto. Infatti se le auto sono parcheggiate male ho difficoltà a fare manovra e uscire di casa”. Insomma, per dirla con i Righeira “l’estate sta finendo”, l’anno zero della pista ciclabile se ne sta andando. Per diventare grande c’è ancora un po’ di strada da fare, ma basterebbe cominciare da qualche piccolo accorgimento qua e là.