Una questione annosa, sotto gli occhi, o meglio sotto il naso di tutti, sulla quale si attendono risposte. Da anni la zona est della città di Mazara del Vallo fa infatti i conti con odori nauseabondi e aria malsana proveniente dalle vasche del depuratore di c/da Bocca Arena o dai liquami che arrivano allo stesso. A farsi portavoce della questione, sollevata da due associazioni di quartiere e dai cittadini che risiedono in quella zona è stato il gruppo consiliare cittadino DC Noi Moderati (composto da Giuseppe Bonanno, Tony Russo e Aleandro Gilante) che ha presentato un’interrogazione all’amministrazione comunale richiedendo una risposta scritta urgente.
“Siamo stati contattati – spiega il consigliere Aleandro Gilante – dai presidenti di due associazioni di quartiere, il signor Nino Burgio e il signor Antonio Marino, per portare la questione in Consiglio comunale e all’attenzione dell’amministrazione. Loro avrebbero voluto la convocazione di un Consiglio comunale aperto, ma abbiamo fatto un’interrogazione per chiedere delucidazioni. Abbiamo preso questo impegno con il gruppo consiliare”. Una storia che non è certo una novità, ma che va avanti da anni, come precisa lo stesso Gilante: “Sembra una storia infinita, che parte addirittura dall’epoca del sindaco Cristaldi, poi trasmessa al primo mandato del sindaco Quinci. Adesso siamo al secondo ma è evidente che per questo problema nulla è stato fatto finora. Come tutti ben sanno, non possiamo accertare che siano nocivi per la salute, ma si tratta di odori parecchio fastidiosi per tutto il quartiere. Lì è chiaro che la qualità della vita è inficiata. Chiunque abbia una bella veranda che si affaccia nella zona del fiume Delia, dove insiste il nostro depuratore, è costretto ad affrontare odori insopportabili”.
L’interrogazione è stata depositata e protocollata nei giorni scorsi, adesso si attende una risposta dall’amministrazione: “Avevamo chiesto già all’assessore Caruso che ci aveva tranquillizzati perché in contatto con gli organi di controllo sul fatto che fosse tutto a posto. Speriamo arrivi una convocazione per confrontarci con l’amministrazione, per il prossimo fine settimana o al massimo entro dieci giorni, in modo da avere così una prima risposta da fornire ad associazioni e residenti. Da lì valuteremo come proseguire la nostra azione, non lasceremo nulla di intentato”. Intervenire diventa indispensabile, anche perché “entro un anno – aggiunge Gilante – dovrebbe essere allacciata tutta la rete fognaria che arriverà da Tonnarella e dal Trasmazzaro. Ormai la linea della fognatura è completata e quando quest’altra condotta si andrà ad aggiungere a quella esistente cosa potrebbe succedere?”. Il timore, insomma, è che il depuratore possa essere sottodimensionato rispetto alle reali necessità. Diventa dunque fondamentale capire quali azioni intraprendere per risolvere il problema ed evitare che questi odori possano essere rischiosi per la salute pubblica. “Qualche provvedimento verrà preso. Si dialogherà con gli organi competenti, saremo lì – conclude Aleandro Gilante – per confrontarci con l’amministrazione e dare risposte ai cittadini”.