Un numeroso gruppo di volontari, armati di guanti e sacchi, ha invaso la caletta vicino alla Lega Navale di Trapani. Nonostante la bellezza del luogo, con le sue acque cristalline e la sabbia dorata, lo scenario era deturpato da cumuli di rifiuti abbandonati. «L’evento è stato possibile grazie alla collaborazione della Lega Navale, ai volontari del Gruppo Fai Giovani e al Comune, con il quale abbiamo sottoscritto un protocollo per rendere possibili le azioni di rimozione e smaltimento di rifiuti – afferma Valeria Campo Tranchida, referente locale per il Comune di Trapani di Plastic Free -. Abbiamo raccolto quasi 900 chili di rifiuti, di cui quasi 450 chili di bottiglie di vetro. L’altro tipo di rifiuti sono scarti della manutenzione di barche. La caletta di sabbia non balneabile è un piccolo porticciolo e quindi essendoci ancorate molte barche, ci sono molti i pescatori che vanno lì e fanno la loro manutenzione con impregnanti, vernici, pennelli e c’erano proprio i barattoli di vernice aperti. Una montagna di incuria e indifferenza che non siamo riusciti a rimuovere in toto».
Le bottiglie di vetro, frammenti di momenti di svago trasformati in pericolosi oggetti taglienti, costituivano quasi la metà del totale, oggetti personali, scarpe spaiate, bidoni arrugginiti, piatti di plastica sbiaditi dal sole. Un triste catalogo dell’inciviltà umana.
«Grazie a tutte le donne ed agli uomini che si sono prodigati con notevole sforzo nel ripulire ancora una volta uno degli angoli più belli della nostra città – ha dichiara l’assessore Emanuele Barbara, che ha voluto ringraziare gli intervenuti -. Stiamo ultimando la stesura di un provvedimento fortemente restrittivo al fine di provare a limitare l’abbandono di rifiuti, nel frattempo continuiamo ad elevare sanzioni ad incivili in ogni parte di Trapani. A Plastic Free ed alla referente Valeria Campo Tranchida, il nostro ringraziamento per la valida iniziativa, auspicando di avviare un percorso virtuoso nelle scuole con i più giovani già dal prossimo autunno».