Abusava in auto e in palestra di una ragazza, il Tribunale di Marsala condanna preparatore atletico

redazione

Abusava in auto e in palestra di una ragazza, il Tribunale di Marsala condanna preparatore atletico

Condividi su:

martedì 21 Maggio 2024 - 13:49

Nella giornata di ieri, 20 Maggio, la sezione penale del Tribunale di Marsala, ha emesso sentenza di condanna, su conforme richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di Giovanni Giustiniano, responsabile del reato di violenza sessuale nei confronti di una giovane donna, a cui svolgeva da preparatore atletico. Come si legge nella motivazione, l’uomo ha commesso le violenze “… con più azioni esecutive di un medesimo disegno criminoso, mediante abuso di autorità derivante dalla sua qualità di preparatore atletico determinata dal comportamento subdolo e repentino da lui posto in essere senza accertarsi del consenso della vittima e comunque abusando delle condizioni di inferiorità fisica e/o psichica della persona offesa al momento dei fatti, costringeva e/o comunque induceva G. E. a subire in palestra ed in macchina, al termine degli allenamenti, atti sessuali nelle zone intime, sostenendo di considerarlo come il suo medico”.

Le violenze sessuali venivano denunciate dalla parte offesa il 2 marzo 2022 e riguardano il periodo gennaio-febbraio dello stesso anno, in quel di Castelvetrano. L’attività d’indagine condotta e coordinata dalla Procura della Repubblica di Marsala ha trovato conferma nel dispositivo della sentenza e ha permesso di ricostruire in maniera compiuta, anche mediante acquisizione di filmati e l’escussione di testimoni, le violenze sessuali denunciate, consentendo di procedere ad una richiesta di giudizio immediato il 29 agosto 2022 a seguito della quale, ritenuta la continuazione tra gli addebiti, l’imputato è stato condannato in primo grado alla pena di anni cinque e mesi cinque di reclusione oltre al pagamento delle spese processuali e pene accessorie. Le motivazioni della sentenza di primo grado, non definitiva, saranno depositate nel termine di 90 giorni.

Condividi su:

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Commenta