Negli ultimi giorni è scoppiata una polemica sulla Festa del Pane e della Pasta, Spring Edition, in programma a Mazara dal 27 al 30 aprile. Il Comune non ha infatti dato l’autorizzazione per organizzare l’evento sul Lungomare Mazzini “perché in quell’area e in quel periodo – sottolinea il sindaco Salvatore Quinci – insisteranno due cantieri, quello della pista ciclabile e quello del rifacimento dell’intera pavimentazione della passeggiata, rendendo quel tratto inaccessibile per evidenti motivi di sicurezza”. Il primo cittadino sostiene che l’evento andrebbe svolto in un altro sito idoneo: “Ciononostante è stata ripresentata una richiesta sempre sullo stesso sito, o in alternativa in Corso Umberto per realizzare la Cena dei Mille. Ma lì non si potrà mai realizzare per ovvi motivi di sicurezza, lì non possono starci mille persone. L’evento è voluto dall’amministrazione, ma per le richieste avanzata, non preventivamente condivise con l’amministrazione comunale, quasi a essere una pretesa, lo stesso evento andrebbe svolto alla fine dei cantieri o in un altro sito idoneo. Mi viene in mente la passeggiata Consagra che sicuramente può accogliere in sicurezza migliaia di persone. Pubblicare preventivamente notizie sull’evento in luoghi non autorizzati mi sembra un comportamento scorretto”. E conclude: “Non vorrei che queste persone (gli organizzatori, ndr) preferiscano farsi dire di no per fare propaganda elettorale, anziché cercare soluzioni”.
A rispondere a tono al sindaco è Francesco Foggia, ideatore dell’evento organizzato dall’UNAC (Unione Nazionale Arma Carabinieri): “Il sindaco ha fatto capire che a non volere la manifestazione siamo noi. Non è così. Ho sempre fatto eventi, se avessi dovuto fare i conti con la politica non avrei fatto nulla. Nelle sue dichiarazioni ha dimostrato di avere un pregiudizio politico sulla mia persona. Io non ho alcun pregiudizio verso nessuno perché ho rispetto dei ruoli”. E precisa: “Si era preso un impegno verbale di puntare sulla Spring Edition. Per me l’impegno verbale e la stretta di mano valgono più di una delibera. Anche perché per organizzare l’evento serve tempo, non bastano 20-30 giorni, ci sono sei mesi di lavoro”. “Non c’è mezza verità nelle sue parole – prosegue Foggia – lo sappiamo io, lui e le persone presenti, al momento dell’accordo. L’evento lo voleva anche l’amministrazione. Lo scorso novembre ci siamo incontrati nell’ufficio del vicesindaco Billardello e si era deciso di dare un contributo importante a questa manifestazione”. Dopodiché Foggia ha presentato il progetto dell’evento entro la fine del 2023. “Quando siamo andati avanti, il sindaco mi ha detto che l’evento sarebbe slittato in caso di elezioni ad aprile e quella era una cosa logica. La Regione però ha stabilito l’election day a giugno”.
E allora cos’è successo? “È arrivata una lettera di diniego per i cantieri aperti sul lungomare, problemi di viabilità e un diniego anche sul contributo economico per altre scelte”. Da lì la proposta dell’UNAC di non ricevere alcun contributo e spostare l’evento nel cuore della città, “nelle stesse strade in cui si svolge a Mazara Tesori dal Blu, piazza della Repubblica, piazza Mokarta e i vicoli del centro. Unico problema è la Cena dei Mille: lì abbiamo dato due opportunità, corso Umberto e il lungomare, nella carreggiata che costeggia i ristoranti. Serve anche la volontà politica del sindaco – afferma Foggia – per andare avanti. Bisogna usare il buon senso. Se avessi voluto strumentalizzare il problema avrei fatto altro. Invece ho aspettato un’apertura, un confronto. La città di Mazara del Vallo merita tanto e se esiste un evento che porta ossigeno, perché non farlo? Questo evento valorizza il nostro territorio, la nostra città. Non è mai saltato un mio evento, lo dice la storia. Se salta non sarà per volontà nostra, noi siamo per costruire e non per distruggere”.
Gli spiragli per risolvere la questione ci sono: “Abbiamo incontrato la dott.ssa Lombardo, dirigente comunale, e abbiamo illustrato – spiega Foggia – la nostra idea. Abbiamo convenuto che l’evento va fatto in centro e abbiamo ravvisato un po’ d’apertura. L’unica cosa in sospeso resta la Cena dei Mille: lui propone la passeggiata Consagra, ma lì i costi lieviterebbero di gran lunga. Una cosa è fare l’evento dove ci sono i ristoratori con le loro location; un’altra cosa è andare ad attrezzare le cucine dove non esistono. Visto che l’amministrazione non dà alcun contributo economico, dovrebbe far prevalere il buon senso”. Insomma, l’ottimismo non manca: “Noi siamo per il fare, non per il distruggere. Aspettiamo che il sindaco torni da Bruxelles, abbiamo sempre rispettato le istituzioni. Questi eventi sono patrimonio della città, perché catalizzano 15-20mila a Mazara. Non organizzare l’evento sarebbe un torto alle attività e all’intera cittadinanza. Spero che la mancata autorizzazione non sia un problema politico. Bisogna distinguere la politica dagli eventi. Il primo cittadino non sono io, quando il primo cittadino sale sul palco per dare il saluto alla cittadinanza, anche lui ha tutta la sua visibilità e io non creo un problema di invidia o gelosia”.
Valorizzare il territorio e premiare le personalità e le attività nei propri campi che si sono distinte resta l’obiettivo principale: “Dietro il premio internazionale Sulana d’Oro c’è una commissione di cinque persone, con responsabile alla cultura la prof.ssa Paola Barranca. Negli anni hanno ricevuto questo premio Catena Fiorello, Francesco Sabatini, il magistrato Massimo Russo, il ministro Bonafede, Rosario Lisma, il prefetto Sodano, il compianto archeologo Sebastiano Tusa, il pastificio Poiatti, il pastificio Gallo e tanti altri. Quest’anno ad esempio insigniremo del premio Nathalie Caldonazzo, che sarà presente all’evento, e l’azienda A29 che ha compiuto il suo decimo anno di vita”.
Tema di quest’anno: nella donna il potere della vita. “Nello scenario scintillante della Cena dei Mille – spiega ancora Foggia – si festeggia la donna nel significato di genere, rappresentativa della vita di famiglia, di comunità, di città e nella parità di genere per far fronte alla sua dignità e libertà di azione e di pensiero. Insieme alle donne per ricordare quelle vite spezzate perché restino forgiate nei nostri cuori”. L’amarezza sulla polemica è per l’indotto generato, le 300 persone coinvolte nell’evento e la risonanza mediatica che questo ha avuto lo scorso anno: “Le reti nazionali sono state presenti a Mazara. Abbiamo riproposto questo grande evento culturale, vengono insignite personalità dello spettacolo, della cultura e della vita sociale. Abbiamo riempito tutte le strutture ricettive della città e dato il via all’estate mazarese, il mio intento è cercare di far volare questa città”. E conclude: “La festa che facciamo in estate sposta il centro in periferia, la Spring Edition sposta la periferia in centro”.