Si terrà venerdì 15 marzo, con inizio alle ore 21, presso il Teatro Rivoli di Mazara del Vallo, il quinto appuntamento della stagione teatrale 2023/2024, con la direzione artistica di Piero Indelicato. Si tratta di “Caro Carosone Orchestra”, un concerto che riporterà in scena i più grandi successi di Renato Carosone, l’americano di Napoli. “Sarà – spiega Indelicato – un excursus della sua vita, dagli esordi al percorso artistico musicale. Si racconterà cosa ha rappresentato Carosone per l’Italia e per il mondo intero. Credo che dopo Volare e L’italiano di Cutugno, Tu vuò fa l’americano sia il brano italiano più conosciuto nel mondo”.
“Le canzoni di Carosone – prosegue Indelicato – dopo sessant’anni vengono ancora cantate, abbracciano quattro generazioni. Chi non conosce Tu vuò fa l’americano? Ha fatto la storia della musica napoletana, ma anche internazionale”. All’interno della rassegna Arte Musica Kultura sarà il primo appuntamento musicale: “Ho voluto offrire una programmazione variegata, per abbracciare più situazioni artistico-culturali, in teatro non si può fare a meno della bella musica. L’orchestra è composta da artisti meravigliosi che sono in grado di far cantare un’intera platea. Con queste canzoni non puoi non lasciarti andare, assisteremo a delle vere ovazioni canterine. Ho avuto modo di vederli lo scorso anno a Palermo e hanno fatto cantare un teatro intero, con un pubblico composto da giovani e meno giovani, indistintamente”.
È lo stesso Indelicato a considerare Carosone attuale: “Credo che attraverso le sette note abbia trasmesso proprio la voglia di cantare. Era anche un grande pianista, ha fatto diventare la musica un linguaggio universale, giocandoci e spesso prendendo in giro in maniera raffinata. Penso a Caravan petrol o anche a La donna riccia. Giocava con le parole e ogni brano era un successo. Quanti brani conosciamo tutti quanti, Arbore ha fatto una tournée mondiale durata 15-20 anni con le sue canzoni”. Un artista che entra di diritto tra quelli eterni. “In Italia abbiamo artisti che non muoiono mai, penso ai vari Verdi, Puccini e anche Carosone. Tutti che fanno parte della storia del nostro Paese, lui è uno tra quelli che ha esportato la musica italiana nel mondo. Oggi i suoi brani sono cantati anche negli stadi”.