“Aiuti di Stato”, tutte le richieste del comparto agricolo trapanese alla Regione

redazione

“Aiuti di Stato”, tutte le richieste del comparto agricolo trapanese alla Regione

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giovedì 08 Febbraio 2024 - 07:00

Nei giorni scorsi a Petrosino, presso il Centro Polivalente, “I Guardiani del Territorio” hanno organizzato un ulteriore incontro per parlare della grave crisi che sta colpendo il comparto agricolo. Al termine della riunione è stato reso noto l’invio di una lettera al Presidente della Regione Schifani, all’assessore regionale all’agricoltura Sammartino e ai componenti della neo Unità di Crisi, chiedendo nuovamente urgenti interventi a sostegno del comparto, così come preannunciato nei giorni scorsi. Durante l’iniziativa, erano presenti, oltre al sindaco di Petrosino Giacomo Anastasi, all’assessore all’Agricoltura Caterina Marino, al consigliere comunale Gianpaolo De Vita, alla segretaria del PD comunale Giovannella Licari, anche i presidenti delle cantine vinicole Dino Taschetta (Colomba Bianca) e Gaspare Baiata (Cantine Paolini), nonchè l’ex assessore del Comune di Trapani Andreana Patti e il dirigente regionale Antonio Parrinello.

Nella missiva si legge: Vogliamo evidenziare la critica situazione che affligge il comparto: la combinazione di fattori come la peronospora, gli eccessi termici di fine luglio, l’aumento indiscriminato dei costi di produzione e la siccità invernale ha portato il settore in uno stato di “allerta rossa”. La tempesta perfetta richiede una risposta immediata, altrimenti anche le aziende ben organizzate rischiano seriamente di chiudere. La gravità della situazione è stata certificata nel “Rregolamento delegato (UE) 2023/…” della Commissione Europea del 22 giugno 2023… che suggerisce misure correttive come la “distillazione del vino” e la “vendemmia verde” per stabilizzare il mercato. Tuttavia, il Governo Regionale ha attivato solo la “distillazione di crisi”, ignorando la raccomandazione di includere la ‘vendemmia verde’”.

Poi evidenziano: “Le misure avrebbero fornito un sostegno vitale ai produttori e preservato risorse dell’OCM vino per la Sicilia. La delusione è grande, soprattutto per i viticoltori della Sicilia occidentale, poiché solo 12,5 milioni (25 milioni in due anni) sono stati destinati per i danni da peronospora, nonostante il governo avesse certificato danni per oltre 350 milioni di euro. L’unica nota positiva è il contributo di 8 milioni di euro per gli interessi delle Cantine Sociali, ma questa somma è insufficiente rispetto alle necessità del comparto agricolo. Le risorse regionali destinate alla viticoltura sono limitate a 12,5 milioni (25 milioni in due anni) per la peronospora e 8 milioni per gli interessi delle cantine sociali”. Il comparto quindi chiede alla Regione di ricorrere al Fondo di solidarietà nazionale per le calamità naturali.

Inoltre “… un anno di riposo produttivo è essenziale per consentire alle piante di recuperare dallo stress ambientale”, affermano chiedendo altresì un “piano per ristrutturare tutte le esposizioni finanziarie delle Cantine Sociali e delle aziende agricole siciliane”. Gli altri punti: sostenere il Comparto Zootecnico attivando provvedimenti tempestivi e ristori per gli allevatori, in risposta agli aumenti indiscriminati dei costi e in primis dei mangimi a causa della siccità e alle minacce sanitarie come la tubercolosi nei bovini e la peste suina nei suini e avviare un’efficace manutenzione di tutte le opere irrigue da parte dei Consorzi di Bonifica. 

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