Crisi agricoltura, Guardiani del Territorio tornano all’attacco a Petrosino

redazione

Crisi agricoltura, Guardiani del Territorio tornano all’attacco a Petrosino

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domenica 04 Febbraio 2024 - 06:30

I Guardiani del Territorio continuano le manifestazioni. “Noi non ci fermiamo, continua la mobilitazione a fianco e con gli agricoltori”. L’appuntamento è per giorno 5 febbraio alle ore 18 presso i locali del Centro Polivalente di Petrosino dove si terrà un incontro con gli agricoltori. I 25 milioni di euro per due anni per i danni causati dalla peronospora stanziati dalla Regione Sicilia a fronte dei 350 milioni di danni certificati dalla stessa Regione nell’anno 2023, non daranno ristoro agli agricoltori per un comparto devastato e allo stremo.

“A queste criticità che stanno minando la sopravvivenza delle aziende vitivinicole, si aggiungono gli effetti del conflitto russo-ucraino che ha visto l’aumento del costo delle materie prime con la conseguente riduzione dei consumi e l’aumento dei costi di produzione – affermano I Guardiani del Territorio -. Non possiamo stare con le mani in mano soprattutto alla luce dei dati che testimoniano l’abbandono dei vigneti. Chiediamo a gran voce l’intervento della politica Regionale e Nazionale a sostegno del comparto agricolo siciliano, nello specifico interventi che riescano a compensare le gravi perdite di reddito delle imprese siciliane causate dai danni della peronospora e dalla siccità. Altresì chiediamo urgenti interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria a favore delle dighe presenti nel territorio siciliano affinchè non vengano causati irreversibili danni all’agricoltura locale. Riteniamo che le misure di estirpazione con reimpianto differito, in attesa di migliori condizioni di mercato, possano portare a una temporanea riduzione del potenziale produttivo”.

Al fine di contrastare le eccedenze produttive degli ultimi anni e per riequilibrare il mercato, fortemente condizionato dalla riduzione dei consumi, secondo I Guardiani è necessario bloccare temporaneamente l’assegnazione delle quote di reimpianto della superficie vitata nazionale: “Riteniamo inoltre necessaria l’attivazione della pratica della “vendemmia verde” perché da una parte, pur trattandosi di una rinuncia alla produzione che comporta la distruzione totale o l’eliminazione dei grappoli non ancora giunti a maturazione, dall’altra si potrà tentare il recupero fisiologico delle piante di vite compromesse dagli attacchi di peronospora ottenendo un sussidio sotto forma di pagamento forfettario per ettaro, stabilito dalle norme comunitarie. Chiediamo inoltre che sia sostenuto in sede comunitaria da parte della Regione, l’arricchimento dei mosti con zucchero d’uva o con MCR, in modo da favorire l’utilizzo delle eccedenze di produzione”.

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