Si è svolta in modalità di videoconferenza l’audizione privata (a porte chiuse) del Ministero della Cultura con le città finaliste per il prestigioso titolo di Capitale Italiana del Libro 2024. A Trapani, la sessione in collegamento dalla Biblioteca Fardelliana è stata presieduta dal sindaco di Trapani, Giacomo Tranchida, affiancato dall’assessore alla Cultura, Rosalia d’Alì, e dai componenti del team di progetto del Dossier di candidatura, Federico Costanza – consulente tecnico del Comune di Trapani, Renato Alongi – funzionario direttivo dell’Assessorato regionale beni culturali e dell’identità siciliana – Soprintendenza dei Beni culturali e Ambientali della provincia di Trapani e Marilena Cricchio – dirigente del Comune di Trapani.
Presenti all’audizione anche la vice Prefetto di Trapani Laura Pergolizzi, Antonella Mauceri vice sindaco di Campobello di Mazara, il presidente del Consorzio universitario di Trapani Francesco Torre, la Dirigente dell’Ufficio XI Ambito Territoriale di Trapani Antonella Vaccara, un componente della deputazione della Biblioteca Fardelliana Stefania La Via, la giornalista e scrittrice Mariza D’Anna, la dirigente dell’Istituto Bassi Catalano Ornella Cottone, il presidente di Confindustria Trapani Vito Pellegrino, Elena Andolfi della Fondazione Orestiadi, Paola Nicita docente dell’Accademia delle belle arti di Palermo ed altri rappresentanti di istituzioni, editori, operatori culturali, aziende, scuole.
La candidatura di Trapani come Capitale Italiana del Libro 2024 rappresenta il risultato di un impegno costante e partecipativo che ha coinvolto l’intera comunità. Iniziato cinque anni fa, questo percorso ha visto la cultura crescere come elemento centrale nello sviluppo economico, sociale e civile. Trapani, già insignita del titolo di “Città che Legge” e finalista per la designazione di Capitale Italiana della Cultura 2022, ha consolidato, grazie alle numerose sinergie con istituzioni e soggetti diversi, il suo impegno culturale attraverso la realizzazione di sette Patti per la Lettura e la creazione di una Rete di festival letterari.L’assessore Rosalia d’Alì afferma: “Il nostro obiettivo è rendere la cultura un pilastro fondamentale per il benessere del nostro territorio e una leva per offrire prospettive future ai giovani. Vogliamo investire significativamente nell’ammodernamento delle nostre infrastrutture, come la Biblioteca Fardelliana e il nuovo spazio del Chiostro di San Domenico, per garantire l’accesso e l’interazione con il mondo dei libri e della lettura. La candidatura di Trapani non è solo un riconoscimento della sua ricca storia culturale, ma anche un’opportunità per ridefinire l’immagine, distaccandola dagli stereotipi legati alla criminalità mafiosa. Trapani si propone di celebrare e valorizzare il suo patrimonio storico e culturale attraverso il potere dei libri”.
Il sindaco Giacomo Tranchida sottolinea: “Il libro è molto più di un semplice strumento di riflessione; è un catalizzatore di nuove prospettive e idee per il futuro. La nostra visione va oltre la creazione di un nuovo libro su Trapani e il suo territorio; miriamo a riscrivere e reinterpretare positivamente l’identità trapanese e siciliana, utilizzando i libri come chiave per aprire nuovi orizzonti”. Il dossier per la Capitale Italiana del Libro 2024 rappresenta il frutto di questo percorso di co-progettazione, raccogliendo gli sforzi e le iniziative seminate nel corso degli anni. La strategia elaborata per questa candidatura si basa su quattro assi principali: Partecipazione con il coinvolgimento attivo della rete delle biblioteche della provincia di Trapani, insieme a scuole, enti pubblici e privati, nella promozione della cultura del libro e della lettura; Inclusione sociale e tecnologica con il superamento delle barriere all’accesso culturale e digitale, aggravate dalla pandemia, per garantire a tutti l’accesso alla cultura e ai servizi legati al libro e alla letteratura; formazione attraverso l’implementazione di percorsi formativi dedicati, trasformando i bibliotecari in facilitatori culturali e sviluppando nuovi professionisti della cultura, per sensibilizzare i giovani sulle opportunità culturali e professionali presenti nel territorio; diversità culturale per la valorizzazione della varietà e integrazione culturale del territorio, attraverso eventi e festival che celebrino le diverse identità.
In aggiunta, si propone la creazione di una nuova concezione di biblioteca: uno spazio aperto, inclusivo e attivo culturalmente, che non solo preservi il patrimonio bibliotecario, ma diventi un centro di vita culturale accessibile a tutti.Il dossier di candidatura è il frutto di un lavoro promosso dal Comune di Trapani con il coinvolgimento di numerosi enti culturali pubblici e privati del territorio, tra cui l’Assessorato Regionale dei Beni Culturali e Identità Siciliana, la Soprintendenza per i Beni Culturali di Trapani, la Rete BiblioTP delle Biblioteche della Provincia di Trapani, i Comuni facenti parte del Libero Consorzio messi in rete anche attraverso i Patti per la lettura locali e intercomunali, i festival letterari e di approfondimento culturale, e ancora la comunità di lettori, le biblioteche e l’intera filiera del libro e della lettura.La candidatura di Trapani a Capitale Italiana del Libro 2024 rappresenta non solo un traguardo, ma un punto di partenza per un futuro in cui cultura e letteratura giocano un ruolo centrale nella crescita di una comunità.