Un quinquennio sta per terminare e le Amministrative 2024 a Mazara del vallo si avvicinano a grandi passi promettendo scintille. Abbiamo parlato con il sindaco Salvatore Quinci, ricandidato al Palazzo di Città, per tracciare un bilancio di questi cinque anni. “Fare un bilancio è sempre impegnativo. Cinque anni tempestosi, non è stata una sindacatura tranquilla. Abbiamo avuto eventi come la pandemia che ci ha colti appena arrivati, il sequestro per 108 giorni dei 18 pescatori dalle milizie libiche del generale Haftar e anche il disavanzo di 33 milioni per l’anno 2019. Nonostante questo, siamo stati in grado di portare avanti la programmazione immaginata, mettere in campo tutti i cantieri e cogliere al volo le opportunità del PNRR”. “Dal punto di vista amministrativo – prosegue Quinci – il bilancio è positivo. I mazaresi vedono un’amministrazione che si impegna, che vuole cambiare le cose, il loro interesse si sta risvegliando. Poi c’è il bilancio politico, che continuo a considerare secondario rispetto a quello amministrativo. Il sindaco deve amministrare, non fare gli accordi nelle stanze di Palermo o di Roma, i partiti spesso sono lontani dai territori”.
Domenica scorsa la manifestazione “Strada facendo” in suo sostegno…
“Un’intuizione dell’ex assessore Vito Torrente, caso unico in cui un assessore si dimette e dopo poche ore organizza una manifestazione in favore del proprio sindaco. Mi ha sorpreso non tanto la partecipazione, attorno a noi c’è tanto entusiasmo. Mi hanno emozionato le attestazioni di stima e il riconoscimento della leadership da parte di chi ha preso la parola”.
Se dovesse scegliere una cosa che in questi anni l’ha resa orgoglioso?
“Ci siamo concentrati sul far funzionare la città, tanti micro-interventi gestionali, amministrativi, infrastrutturali. Parlo del verde pubblico, dei parchi urbani, la città sta diventando a misura di bambino. Avremo presto tre asili nido in zone diverse della città. Sicuramente quelli più significativi sono gli interventi in area portuale, a vantaggio della pesca piccola e d’altura e del settore turistico. In questo momento si sta completando il dragaggio del fiume Mazaro che si aspettava da più di un decennio”.
Cosa invece non è andato per il verso giusto?
“La coalizione civica si è sfaldata, le scelte poste in campo hanno dato esiti alterni e il cittadino può avere avuto l’impressione di movimenti incoerenti. Questo lo capisco benissimo, però tutto rispondeva a un’unica logica, la realizzazione del programma che vale molto di più delle singole poltrone. Il percorso politico non ha inciso su quello amministrativo”.
Si dice che due mandati non bastano per completare un programma elettorale…
“Due mandati non bastano, figuriamoci uno… Dobbiamo completare un lavoro appena avviato, la visione sull’area portuale e sul turismo da realizzare, le risorse del finanziamento di Metropol, otto milioni da spendere entro il 2029 per infrastrutture e interventi di inclusione sociale sul turismo. L’indicatore sarà la maggiore occupazione che verrà generata, rivolta soprattutto ai giovani e ai magrebini. Abbiamo i grandi interventi strutturali del PNRR da mettere in campo, il diporto che dovrà diventare un grande volano di sviluppo per la città. Un centro storico finalmente decoroso, con la villa comunale sistemata. Tutto va riempito di contenuti, di iniziative economiche. Inoltre, abbiamo attivato percorsi come l’adesione al distretto turistico”.
La più grossa operazione cui mirate?
“Tengo tantissimo al progetto della Cittadella dello Sport, un grande centro sportivo con piscina, un campo di calcio regolamentare in erba illuminato, una pista d’atletica nuova, Palazzetto dello Sport ripristinato con i fondi del PNRR. Un campo di calcetto, due campi da tennis nuovi. Questo dovrà diventare, con i campi di padel e il ristorante-bar che un soggetto privato potrà costruire, un grande centro sportivo unico nella Sicilia occidentale. Daremo tramite un’evidenza pubblica la gestione a un soggetto privato che potrà aver generare valore e posti di lavoro. Mazara ha le carte in regola per cambiare volto e diventare moderna”.
La campagna elettorale è già partita e si annuncia agguerrita…
“Per noi si potrebbe andare a votare anche domani. La coalizione è forte e coesa attorno a un leader riconosciuto. L’evento di domenica scorsa lo ha rivelato a tutti, smentendo le voci messe in giro ad arte da opposizioni che utilizzano i vecchi metodi della politica. Faremo almeno cinque liste ma credo che allargheremo ancora il perimetro della coalizione. Abbiamo un programma, un racconto di ciò che abbiamo fatto e vogliamo fare. Attorno a noi invece vedo coalizioni che parlano solo di cosa non va e cosa non ha fatto l’amministrazione. Mi sembra ridicolo che chi critica le cose che non vanno oggi al contempo non si assuma la responsabilità perché non le ha fatte negli anni precedenti”.